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La gestione dei rifiuti industriali rappresenta una sfida urgente sia dal punto di vista ambientale che economico. In Italia, ogni anno, se ne producono circa 165 milioni di tonnellate. In questo scenario si inserisce la visione di Michele Romanò, imprenditore da sempre attento al tema della sostenibilità, che ha fondato Themis S.p.A., realtà oggi di riferimento nell’economia circolare. L’azienda punta a ridurre significativamente gli scarti industriali trasformandoli in risorse, grazie a un approccio tecnologico e innovativo.
In quest’intervista, il fondatore racconta la nascita dell’impresa e riflette sulle sfide che attendono le imprese italiane nel percorso verso una sostenibilità concreta.
Themis S.p.A.: storia e visione aziendale
Fondata nel 2018 a Legnano da un gruppo di imprenditori con solide radici nei settori impiantistico e ingegneristico, Themis S.p.A. è molto più di un’azienda: è un’idea trasformata in tecnologia. Il nome richiama la meteora su cui, per la prima volta, è stata identificata una forma di vita: un simbolo potente per un’impresa che ha scelto di dare nuova vita agli scarti dell’industria.

La missione è trasformare i rifiuti organici in risorse utili (biostimolanti, fertilizzanti e materie prime), grazie a una tecnologia brevettata, che permette di ridurre il volume dei rifiuti fino al 90%, recuperando materiali valorizzabili e acqua distillata.
Michele Romanò, Amministratore Delegato di Themis
Oggi, Themis opera su scala internazionale, con una struttura italo-tedesca e uno sguardo sempre rivolto all’innovazione e alla sostenibilità.
Il centro dell’innovazione: il macchinario WRT

Al cuore delle soluzioni Themis c’è il WRT, un macchinario che rappresenta un’autentica svolta nella gestione degli scarti industriali. Il suo funzionamento è tanto semplice quanto ingegnoso: lavora sottovuoto a bassa temperatura, separando acqua e materia organica dai rifiuti. Ma non è solo il risultato finale a essere circolare: anche il processo stesso lo è. Il WRT, infatti, sfrutta i cascami di calore generati dai cicli produttivi industriali e può essere integrato in progetti di recupero energetico, rendendo l’intero sistema ancora più sostenibile ed efficiente.
Integra biotecnologie (enzimi, batteri, funghi) per trasformare i rifiuti in nuove risorse. Nella nostra azienda abbiamo un team di ricercatori che sviluppano mix enzimatici e ricette dedicate alla riqualificazione del rifiuto. A livello ingegneristico, inoltre, è pensato per lavorare H24 senza operatori, con interfacce accessibili anche a persone con disabilità.
Michele Romanò, Amministratore Delegato di Themis
Il WRT è capace di adattarsi a contesti produttivi diversi, dal farmaceutico all’agroalimentare, dal conciario all’industria leggera. Il tempo di trasformazione dei rifiuti varia da pochi minuti a circa dieci ore, a seconda della complessità del materiale da trattare.
Riconoscimenti e rapporto con i clienti: la forza di Themis nel mercato
Themis si distingue per un approccio consulenziale e personalizzato. Non si limita a fornire macchine, ma accompagna le imprese lungo tutto il processo di transizione ecologica.
«Themis non vende semplicemente macchine, ma soluzioni personalizzate. Accompagna il cliente dalla diagnosi energetica alla valorizzazione del rifiuto trasformato», afferma l’AD. Questo approccio su misura si è dimostrato vincente, trasformando i clienti soddisfatti nei migliori ambasciatori delle soluzioni proposte.

Il nostro approccio si è sempre differenziato per la voglia di emergere e di farci conoscere, affiancandoci a clienti che sono leader nel loro settore.
Michele Romanò, Amministratore Delegato di Themis
L’impegno e la determinazione di Themis sono stati premiati con diversi riconoscimenti internazionali, come il Premio Miglior Start-Up Innovativa per l’Economia Circolare, assegnato da LE2C e Gruppo CAP, e il Deal Maker Award, premio che attesta il valore delle soluzioni tecnologiche di Themis, ottenuto durante la competizione Slingshot 2019 di Singapore, una delle più importanti competizioni internazionali per startup e imprese innovative.
La sfida della sostenibilità in Italia secondo Michele Romanò
La sostenibilità per Themis non è un trend, ma una scelta esistenziale e professionale. Nel 2018, Michele Romanò ha abbandonato un percorso imprenditoriale stabile per fondare Themis, puntando tutto su una visione audace e profondamente etica.
«È stata una scelta difficile, ma guidata da convinzioni personali e dalla volontà di cambiare le cose», racconta. Per lui, il primo passo verso la sostenibilità è sempre lo stesso: guardare dentro la propria impresa.
Occorre partire da un’analisi interna dei costi e delle opportunità. La sostenibilità richiede investimenti, spesso difficili da affrontare per le PMI. I cambiamenti sono trainati da settori come l’agricoltura industriale e da giovani professionisti sempre più preparati
Michele Romanò, Amministratore Delegato di Themis
Come ricorda Romanò, infatti «Solo le aziende che pongono il futuro del pianeta in primo piano hanno maggiori possibilità di crescita nel lungo termine».
Progetti e prospettive future
Lo sguardo di Themis è proiettato verso il futuro, con progetti di espansione e innovazione che confermano la sua natura pionieristica. L’azienda sta sviluppando versioni miniaturizzate dei suoi impianti, come il WRTX, pensato per la ristorazione e il settore alberghiero, affinché il rifiuto venga trattato in loco.
Ad oggi, grande attenzione viene dedicata alla parte biotecnologica (enzimi, microrganismi) e al software, mentre la meccanica è ormai consolidata.
Michele Romanò, Amministratore Delegato di Themis

Anche la collaborazione con Easy4Green ha un valore strategico e culturale per Themis: «È una grande opportunità comunicativa e culturale: Themis ha finora puntato sull’efficacia ingegneristica e ora vuole raccontare la propria storia e il valore umano dietro le tecnologie.»
Per Romanò, Themis può essere definita in tre aggettivi: «Rivoluzionaria, entusiasmante, inclusiva». Tre parole che racchiudono non solo una visione imprenditoriale, ma un modo di essere impresa nel presente per costruire il futuro.