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Bellezza e sostenibilità: i brand credono nella cosmetica green

Bellezza e sostenibilità: l’impatto ambientale dell’industria cosmetica non è più trascurabile, per questo motivo le aziende si stanno orientando sempre più verso la cosmesi green e sostenibile.

Bellezza e sostenibilità

Il settore beauty scommette sulla cosmetica: per un mondo bello e sostenibile

Secondo quanto dichiarato da Cosmetica Italia, l’Associazione Nazionale delle Imprese Cosmetiche, il settore cosmetico italiano ha chiuso il 2023 con un valore complessivo del fatturato superiore a 15 miliardi di euro, in crescita del 13,8% rispetto all’anno precedente, con 155.000 addetti. Se consideriamo anche i canali dell’estetica professionale e dell’acconciatura, il numero degli addetti sale a 390.000.

Le aziende italiane producono il 67% del trucco consumato in Europa e il 55% di tutto il trucco consumato nel mondo. Cifre impressionanti per il settore che vede numerose aziende a monte e a valle della filiera.
Dall’altro, a monte delle aziende cosmetiche troviamo macchinari per la produzione e il confezionamento, imballaggi e materie prime; mentre a valle delle aziende cosmetiche le aziende di logistica e punti vendita.
È proprio all’interno di questa lunga filiera che può svilupparsi il tema della sostenibilità.

Cosa si intende per cosmetica sostenibile?

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Credits Sonyachny su Envato

La cosmetica sostenibile si riferisce a un approccio orientato a ridurre l’impatto ambientale e sociale dei cosmetici lungo tutto il loro ciclo di vita. Ciò significa la scelta di sostanze naturali, biologiche o biodegradabili rinunciando all’uso di sostanze chimiche e adottando processi che limitino il consumo di energia e risorse.

Il valore della cosmetica sostenibile in Italia ha superato i 3 miliardi di euro nel 2023, rappresentando il 25% del mercato cosmetico. Questa crescita è supportata da una domanda sempre più attenta da parte degli utilizzatori, più orientata a prodotti che rispettino criteri di sostenibilità rispetto alle consuete affermazioni di naturalità.

Esaminando il Bilancio annuale 2024 possiamo vedere che il settore è cresciuto del 7,6% in meno rispetto alla media di mercato ma un valore di prodotti sostenibili superiore alla media che svela la volontà del consumatore di spendere per articoli che contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente.

I prodotti sono realizzati con ingredienti che rispettano l’ambiente

I cosmetici sostenibili prestano particolare attenzione agli elementi utilizzati nella fabbricazione di qualsiasi prodotto. Le aziende di questo settore spendono una parte significativa del loro investimento in strategie di ricerca e sviluppo per ridurre al minimo gli effetti negativi causati all’ambiente dall’uso di materie prime.

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Credits puhimec su Envato

Ciò si aggiunge all’aspetto dell’uso di estratti naturali, oli essenziali organici e agenti idratanti naturali, non solo per dare al prodotto una migliore percezione da parte dei consumatori, ma anche per ridurre l’impatto sull’ambiente.

Le aziende cosmetiche riducono l’impatto ambientale nei propri processi produttivi

In quanto prodotto cosmetico ecologico, viene data importanza non solo allo sviluppo del prodotto ma anche alla procedura di produzione. Le aziende del settore cosmetico, in linea con le normative ambientali e le, sempre più in crescita, aspettative dei consumatori, stanno investendo in tecnologie e innovazioni che permettono di limitare il consumo di energia, ridurre le emissioni di CO2 e minimizzare lo spreco di risorse.

L’adozione di questi processi ha permesso a tutta l’industria di mantenere una crescita costante, con un fatturato che ha superato i 15,1 miliardi di euro, implementando anche la gestione dei rifiuti e riciclo, riducendo i volumi di scarti.

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Credits AtlasComposer su Envato

Altro aspetto centrale è la riduzione dell’impronto di carbonio: le aziende hanno investito in impianti alimentati da energie rinnovabili e in processi produttivi che riducono le emissioni di gas serra. Questi sforzi sono parte di una strategia più ampia per allinearsi con il Green Deal Europeo e con obiettivi di sostenibilità a lungo termine.

Come cambiano i packaging

L’evoluzione sostenibile del packaging è un tema centrale nell’industria cosmetica, dove materiali come vetro, bioplastiche e cartone riciclato stanno sostituendo la plastica tradizionale per rispondere alle pressioni ambientali e alle preferenze dei consumatori, sempre più attenti all’impatto ambientale dei loro acquisti.

L’indagine “Beach litter 2023” di Legambiente sottolinea la gravità del problema, rivelando una media di 373 rifiuti plastici ogni 100 metri di spiaggia, un dato che mette in luce l’urgenza di ridurre i rifiuti attraverso soluzioni riutilizzabili e sistemi di refill.

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Credits ikvyatkovskaya su Envato

In risposta a questa sfida, molte aziende stanno riformulando il packaging per ridurre gli sprechi, come dimostra Pettenon Cosmetics S.p.A. S.B. L’azienda padovana, da sempre impegnata nella sostenibilità ambientale, ha lanciato un’eco-ricarica da 1000 ml per lo shampoo che consente di risparmiare fino al 75% di plastica rispetto all’acquisto di due flaconi da 500 ml.

Questa innovazione rientra in un più ampio piano strategico aziendale, che include, tra le varie, il riciclo al 100% di flaconi obsoleti e la produzione interna del 40% dei contenitori in PE. Questo approccio, oltre a rispondere alle richieste ambientali, promuove un modello di economia circolare e soddisfa il crescente desiderio dei consumatori di acquistare prodotti più sostenibili, come emerge dal report Mckinsey, che indica come l’85% dei consumatori globali sia disposto a pagare di più per imballaggi sostenibili​.

Il Refill: una tendenza sempre più diffusa in italia

Il refill sta rapidamente diventando una pratica popolare nel settore cosmetico italiano, rappresentando una soluzione per ridurre i rifiuti di packaging. Questa tendenza permette ai consumatori di riutilizzare contenitori esistenti, promuovendo l’economia circolare e limitando l’impatto ambientale.

Sempre più brand offrono stazioni di refill nei loro punti vendita, consentendo ai clienti di ricaricare prodotti come shampoo e creme a un costo inferiore rispetto all’acquisto di nuovi contenitori.

Ad esempio, il profumo Armani Code consente di risparmiare il 38% sul vetro, il 67% sul metallo e il 20% sulla plastica rispetto a tre flaconi di ARMANI CODE da 75 ml, tramite il refill o ancora Clarins che realizza ricariche per il gel doccia, Davines per le creme e Wycon per il make-up.

La crescita dei cosmetici solidi

Con una crescente attenzione all’ambiente, i prodotti solidi (ovvero quelli senza contenuto di acqua) non possono essere ignorati.

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Credits everdrop GmbH

Il marchio più famoso che è stato tra i primi a portare sul mercato shampoo e balsamo solidi, ma anche lozioni per il corpo, è Lush. Questa catena di vendita al dettaglio internazionale vende da 27 anni prodotti “nudi”, senza imballaggio, creando un’esperienza in negozio unica per i suoi consumatori. Le iniziative di Lush per cercare di creare una rivoluzione cosmetica sono quasi infinite, ma tra le principali ci sono l’utilizzo di quasi il 100% di energia verde per i suoi uffici e negozi, e le sue lotte contro i test sugli animali e per una filiera rigenerativa e rispettosa della fauna selvatica, ne includono così tante che in realtà ce ne sarebbero troppe da elencare. Tra le tante altre iniziative, c’è anche la carta riciclata utilizzata per borse e sacchi, la plastica riciclata al 100% per barattoli e bottiglie.

Un’altra catena di vendita al dettaglio, Rituals, ha una strategia net-zero impegnata, in cui le emissioni vengono ridotte del 50% per prodotto entro il 2030. Nel frattempo, lavorando a queste strategie di riduzione, vengono piantate mangrovie in Kenya e India.

Pettenon Cosmetics, attraverso il marchio ALAMA, ha introdotto nel corso del 2023 uno shampoo in polvere nella sua gamma di prodotti su cui è stato condotto un’analisi del ciclo di vita (LCA, Life Cycle Assessment)  mirata a confrontare diverse formule per valutarne l’impatto ambientale.

R5 Living fornisce anche prodotti senza imballaggi in plastica. R5 Living, BCorp e Società Benefit, 100% italiana, commercializza cosmetici solidi per la cura della persona e della casa, senza acqua, con ricariche e con tensioattivi di origine vegetale che possono essere utilizzati semplicemente aggiungendoli una volta tornati a casa. Quindi risparmiando sulla logistica ma anche sull’acqua, ingrediente principale di molti prodotti del settore e soprattutto nei flaconi monouso.
R5 Living ha percorso l’ultimo miglio lavorando passo dopo passo con ClimatePartner, partendo dalla misurazione di tutti i suoi prodotti fino all’investimento in progetti climatici.

Prodotti certificati da enti riconosciuti

La consapevolezza dei consumatori ha spinto le aziende cosmetiche a cercare certificazioni da enti riconosciuti per attestare la sostenibilità dei loro prodotti.

Queste certificazioni, come EcoCert, COSMOS e il marchio EU Ecolabel, garantiscono che i prodotti rispettino rigorosi standard ambientali e sociali, dall’approvvigionamento delle materie prime fino alla produzione e al confezionamento. Infatti, secondo i dati di McKinsey, il 67% dei consumatori si sente più sicuro ad acquistare un prodotto che presenta una certificazione di sostenibilità, perché influenzano la decisione da prendere e la scelta.

Come posso sapere se un prodotto è sostenibile?

Determinare se un prodotto cosmetico è o meno sostenibile richiede attenzione, conoscenza e consapevolezza da parte del consumatore. In primo luogo, è utile cercare certificazioni rilasciate da enti riconosciuti che attestano la veridicità delle componenti e, in secondo luogo, leggere gli ingredienti perché la presenza di sostanze naturali è un chiaro segnale di sostenibilità. Insieme a queste due componenti, packaging e trasparenza aziendale può aiutare i consumatori a fare scelte più responsabili.

Impariamo a leggere le etichette dei cosmetici

Leggere attentamente le etichette dei cosmetici è essenziale per fare scelte più informate e sostenibili.

Le etichette devono riportare un elenco chiaro e dettagliato degli ingredienti, che segue la normativa INCI.

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Credits FabrikaPhoto su Envato

Questa nomenclatura permette di identificare gli ingredienti in ordine decrescente di peso, fornendo una indicazione chiara di ciò che il prodotto contiene.

È fondamentale prestare attenzione a ingredienti specifici quali parabeni, solfati e silicone, che possono avere un impatto negativo sia sulla salute che sull’ambiente.

Le confezioni ci dicono molto

Le confezioni dei prodotti cosmetici sono spesso una fonte preziosa di informazioni sulla sostenibilità e la responsabilità ambientale del brand. Oltre a presentare il design accattivante, le confezioni possono rivelare dettagli cruciali riguardo ai materiali utilizzati e alle pratiche ambientali.

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Credits FabrikaPhoto su Envato

La presenza di simboli di riciclaggio, come il triangolo Mobius, indicano che il materiale è riciclabile, mentre altre etichette possono specificare che il pack è stato realizzato con materiali riciclati o che l’azienda stessa ha adottato misure per ridurre gli sprechi.

Puntiamo su una filiera corta

Scegliere prodotti cosmetici provenienti da una filiera corta è fondamentale per la promozione di sostenibilità. Tale approccio riduce le emissioni legate al trasporto, in quanto le materie prime sono coltivate e lavorate localmente, supportando le economie locali e, inoltre, predilige l’uso di ingredienti naturali e biologici.

Come evidenziato dall’indagine di Legambiente, la filiera corta garantisce freschezza e qualità degli ingredienti, permettendo ai consumatori di conoscere la provenienza dei prodotti. Le aziende che adottano pratiche di questo tipo hanno la capacità di attrarre consumatori più consapevoli.

Perché scegliere dei cosmetici sostenibili?

Scegliere cosmetici sostenibili è una decisione che va oltre la semplice cura della bellezza; è un atto consapevole che contribuisce alla salute del pianeta e al benessere della comunità.

I cosmetici sostenibili, realizzati con ingredienti naturali e processi produttivi a basso impatto ambientale, riducono l’uso di sostanze chimiche dannose e limitano l’inquinamento. Questo non solo protegge l’ecosistema, ma promuove anche la biodiversità, sostenendo pratiche responsabili.

Rispettano la pelle e migliorano il nostro benessere

I cosmetici sostenibili non solo proteggono l’ambiente, ma rispettano anche la pelle e migliorano il nostro benessere.

Realizzati con ingredienti naturali e biologici, questi prodotti riducono il rischio di allergie e irritazioni, poiché evitano sostanze aggressive e potenzialmente dannose.

L’uso di estratti vegetali e oli essenziali, così come la trasparenza nella formulazione può fornire benefici aggiuntivi, come idratazione, nutrimento e azione lenitiva, contribuendo ad una pelle sana e luminosa.

Sostengono l’agricoltura sostenibile e biologica

Scegliendo ingredienti provenienti da pratiche agricole responsabili, questi prodotti promuovono metodi di coltivazione che rispettano l’ambiente, evitando l’uso di pesticidi chimici e fertilizzanti sintetici. Tale approccio non solo preserva la biodiversità, ma contribuisce anche alla salute del suolo e delle risorse idriche. Inoltre, sostenere l’agricoltura biologica significa anche supportare comunità locali e piccoli agricoltori, creando così un sistema di approvvigionamento più equo e giusto.

L’influenza sui consumatori e sulle aziende

Adottando l’uso di cosmetica sostenibile, si va ad influenzare le abitudini di acquisto dei consumatori e le strategie delle aziende.

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Credits AtlasComposer su Envato

Sempre più consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti che rispettano l’ambiente e questo ha spinto le aziende a investire in innovazioni ecologiche e a comunicare in modo più trasparente.

Questo perché, le aziende che abbracciano la tematica della sostenibilità, non solo attirano sempre più e nuovi clienti, ma migliorano anche la loro reputazione sul mercato, rispondendo ad una domanda sempre più in crescita dimostrando un impegno autentico.

I trend del 2024

Il 2024 è un anno cruciale per l’industria della cosmetica, con le diverse tendenze emergenti che riflettono una grande attenzione verso la sostenibilità e innovazione. Tra i principali trend, si prevede un aumento della domanda della cosmesi a base di ingredienti naturali, supportato da sempre più certificazioni ecologiche che offrono garanzie ai consumatori.

Questo spingerà sempre più aziende ad adottare formule trasparenti, rispondendo ad un pubblico più consapevole e informato. Inoltre, la digitalizzazione della comunicazione e delle vendite continuerà a guadagnare terreno, con l’uso di tecnologie avanzate con la realtà aumentata e intelligenza artificiale per migliorare l’experience del cliente.

Infine, la crescente attenzione verso il benessere olistico porterà ad una maggior integrazione di elementi wellness nei prodotti cosmetici, come aromaterapia e ingredienti funzionali che promuovono sia la bellezza esteriore che il benessere mentale ed emotivo. Questa evoluzione risponde esigenze estetiche ma contribuisce anche a creare un legame profondo tra consumatore e brand.

La sfida dei cosmetici biologici

Una delle tendenze nel mondo della cosmetica biologica riguarda la riduzione di sostanze chimiche sintetiche e conservanti, sostituendoli con materie prime di origine naturale, come quelle derivanti dal riciclo creativo di scarti vegetali. Meno sostanze chimiche, conservanti e materie prime vegetali spesso anche dal riciclo creativo (molecole di barbabietola, o da sottoprodotti di pomodoro e lavorazione dell’uva).

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Credits francescosgura su Envato

Questo è ad esempio il caso di Caviro, che produce estratti e molecole per l’industria cosmetica da vino e scarti agricoli, come alcol denaturato, semi d’uva per polifenoli o acido tartarico naturale.

La nuova scienza e l’invenzione hanno prodotto nuove materie prime biotecnologiche con un impatto ambientale minimo: le soluzioni biotecnologiche, ovvero la coltivazione di microrganismi in laboratorio, consentono agli scienziati di sviluppare molecole bioidentiche a quelle presenti in natura o di conferire superpoteri a ingredienti che provengono da fonti sostenibili, tramite modifiche, per scopi cosmetici, senza alcun impatto sull’ambiente. Ingredienti come acido ialuronico, squalene, resveratrolo e collagene possono essere sintetizzati in laboratorio con metodi più rispettosi dell’ambiente e degli animali.

Ad esempio, Microphyt sviluppa e commercializza bioattivi innovativi a base di microalghe attraverso tecnologie e processi dirompenti, mentre Amyris è leader mondiale nella produzione di ingredienti sostenibili attraverso la biologia sintetica.

Attraverso la fermentazione della canna da zucchero, Amyris trasforma gli zuccheri vegetali di base in rare molecole bioidentiche, ingredienti chiave per prodotti quotidiani puliti ed efficaci.

Tra i loro prodotti troviamo Neossance® Hemisqualane, l’alternativa sostenibile al silicone, usato in molti prodotti per capelli, creme, protezioni solari e cosmetici e Biosilica™ di Amyris, ricavata dalle ceneri degli scarti delle canne da zucchero. Biosilica™ è la risposta alla silice, materia prima ampiamente utilizzata nei prodotti per la cura della persona e nei cosmetici che viene tradizionalmente ricavata dal dragaggio di sabbia, con un notevole consumo di energia e grandi quantità di C02

L’Italia è incorporata nel registro dell’innovazione con Roelmi, un’azienda italiana, il cui portafoglio di prodotti per la cura della persona copre una gamma completa di specialità di origine naturale, oltre a un profilo unico e sostenibile.

I loro ingredienti sono il risultato di processi di produzione basati sul riciclo di sottoprodotti dell’industria alimentare come olive e olio di semi di girasole.

Un caso di successo: Cosnova, il brand simbolo per la GenZ e Alpha

L’azienda simbolo tedesca per GenZ e Alpha è stata fondata nel 2001 come azienda nazionale tedesca che, dopo soli 6 anni, è diventata il primo marchio di cosmetici in Germania. Cosnova, da anni, supporta la sostenibilità attraverso un progetto olistico grazie ai suoi obiettivi zero rifiuti, alle rigorose politiche sugli ingredienti e al lavoro con le ONG per arginare le maree dell’inquinamento da plastica.

In collaborazione con ClimatePartner, ha definito un piano di sostenibilità dalla misurazione e definizione degli obiettivi SBT, al finanziamento di progetti climatici.
Dopo il primo passaggio di misurazione dell’impronta di carbonio dell’azienda per tutti i prodotti Essence e CATRICE con il supporto di ClimatePartner,

Cosnova si è assunta la responsabilità del proprio impatto stabilendo degli obiettivi di riduzione ambizioni secondo la  Science Based Targets initiative (SBTi)

Mentre da un lato lo sforzo dell’azienda è orientato all’utilizzo di energia verde e alla riduzione delle emissioni derivanti dai viaggi di lavoro, dall’altro è molto importante coinvolgere lo Scope 3 che normalmente copre circa il 70%-90% delle emissioni aziendali. Una delle categorie rilevanti è, naturalmente, la logistica.

Cosnova promuove iniziative per ridurre le emissioni derivanti dalla distribuzione e dal trasporto di merci, concentrandosi sui fornitori europei, riducendo il trasporto aereo e migliorando l’efficacia dei processi di stoccaggio. Sul tema degli imballaggi invece i suoi fornitori a raggiungere una percentuale maggiore di utilizzo di materiali riciclati e certificati coinvolgendo la sua catena di produzione nel raggiungimento dei suoi obiettivi SBT.

Un altro esempio virtuoso e tutto italiano è Pettenon Cosmetics, l’azienda padovana, leader nel settore della haircare professionale, che da sempre si distingue per le sue pratiche sostenibili e che dal 2021 è diventata anche società Benefit.

Con un forte orientamento verso l’innovazione sostenibile, Pettenon Cosmetics ha adottato un approccio olistico alla responsabilità ambientale e sociale, integrando pratiche sostenibili in ogni aspetto della produzione, dalla scelta delle materie prime, all’energia utilizzata (il 100% dell’energia elettrica consumata nei siti produttivi del Gruppo proviene da fonti rinnovabili. In parte autoprodotta, in parte acquistata attraverso certificati di garanzia di origine) fino alla gestione dei rifiuti​.

Questo gli ha permesso, nel 2023 di eliminare l’uso di 185 mila kg di plastica vergine, di triplicare l’impiego di plastica riciclata rispetto al 2021, di ridurre di oltre un terzo i rifiuti industriali e di raggiungere, per il terzo anno consecutivo, la neutralità carbonica nell’Headquarters del Gruppo. L’azienda, che si avvale di circa l’88% di fornitori italiani e il cui 44% delle materie prime derivanti da olio di palma è certificato RSPO, non solo punta a garantire un’alta qualità dei propri ingredienti, ma anche a migliorare continuamente l’indice di naturalità e biodegradabilità dei suoi prodotti, con i 20 best seller che vantano un tasso di biodegradabilità superiore al 90%.

Questo approccio sottolinea una convinzione forte e chiara” spiega Luigi Ambrosini, CEO di Pettenon Cosmetics

Beauty made right” non è soltanto lo slogan del Bilancio di sostenibilità che abbiamo da poco pubblicato, ma la filosofia che guida la nostra azienda: una bellezza consapevole e responsabile, al servizio del pianeta e delle persone, un impegno che si riflette in ogni decisione e prodotto.

Prospettive del 2025

E tu, come immagini il futuro della bellezza sostenibile? Nel 2025, si prospetta che bellezza e sostenibilità saranno sempre più interconnesse, guidando il settore della cosmesi green verso una crescita continua.

I consumatori, sempre più attenti all’ambiente, e le normative a favore di pratiche ecologiche spingeranno i brand a innovare sia nei prodotti che nei packaging, con un focus su materiali riciclati e biodegradabili.

Crescerà l’offerta di prodotti solidi e soluzioni refill, sostenute da un impegno verso una filiera corta e trasparente, insieme all’incremento di certificazioni di sostenibilità. In questo modo, il settore si avvicina a un futuro in cui bellezza e responsabilità ambientale si armonizzano in una visione olistica e responsabile.

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