L’architettura sostenibile è un approccio progettuale che punta a ridurre l’impatto ambientale degli edifici, integrandoli armoniosamente con la natura e ottimizzando le risorse energetiche.
In questo articolo esploriamo i principi fondamentali di questa disciplina e il suo ruolo cruciale nel promuovere uno sviluppo edilizio più rispettoso dell’ambiente e del benessere delle persone, riportando esempi di successo in Italia e nel mondo.
Indice
L’architettura sostenibile è la coesione di 3 elementi fondamentali: il comfort abitativo, l’efficienza energetica e il rispetto dell’ambiente.
Architettura sostenibile o Bioarchitettura?
L’architettura sostenibile è conosciuta anche come Bioarchitettura.
La bioarchitettura, derivata dalla bioedilizia, ha origine in Germania negli anni ’70 grazie ad un gruppo di architetti guidati da Karl Ernst Lotz, universalmente riconosciuto come un pioniere dell’architettura sostenibile.
Nonostante i termini “architettura sostenibile” e “bioarchitettura” siano spesso utilizzati in modo intercambiabile, rappresentano concetti che si evolvono e si arricchiscono periodicamente. L’architettura sostenibile, più generale, abbraccia pratiche e tecnologie finalizzate a minimizzare l’impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita dell’edificio. Dal canto suo, la bioarchitettura si distingue per la sua visione più integrata, che richiama una simbiosi con l’ecosistema, spesso incorporando antiche tecniche costruttive riadattate alle esigenze contemporanee. In altre parole, adottare l’una o l’altra terminologia implica una visione soggettiva sulle priorità del progetto architettonico, che può spaziare dalla semplice riduzione dell’impronta di carbonio all’adozione di pratiche rigenerative.
Nel contesto attuale, in cui la sostenibilità diventa sempre più cruciale, l’interesse per la bioarchitettura è in costante crescita. I professionisti del settore stanno esplorando nuove frontiere, dalla progettazione di spazi urbani verdi a sistemi di gestione delle risorse idriche che riflettono l’ecosistema locale. Queste pratiche non solo contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale, ma anche a promuovere una sensibilizzazione collettiva sulla necessità di soluzioni più etiche e rispettose. Attraverso collaborazioni interdisciplinari con ingegneri, urbanisti e biologi, la bioarchitettura continua a evolversi, ridefinendo i suoi limiti e perseguendo un futuro in cui edifici e natura convivono in armonia.
Un edificio è inteso come sostenibile quando soddisfa i requisiti come:
- Efficienza energetica
- Impatto ambientale dei materiali
- Uso efficienza della risorsa idrica
- Qualità aria e materiali a basse emissioni
- Comfort Acustico
- Gestione dei rifiuti
Il ruolo della bioedilizia nella bioarchitettura
La bioedilizia si basa sulla costruzione di edifici progettati per rispettare i principi della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. Questo approccio non si limita solo all’uso di materiali ecologici, ma integra tecniche che ottimizzano l’efficienza energetica, riducono l’impatto ambientale e migliorano il benessere degli abitanti. Tra i materiali più utilizzati spiccano il legno certificato, l’argilla, il sughero e la canapa, scelti per la loro capacità di essere naturali, rinnovabili e a basso impatto durante il ciclo di vita. A questi si aggiungono materiali innovativi come i pannelli isolanti in fibra di cellulosa o i biocompositi ottenuti da risorse vegetali.
Un elemento chiave della bioedilizia è la progettazione bioclimatica, che analizza il clima locale per ottimizzare l’orientamento degli edifici, la ventilazione e l’illuminazione naturale. Queste strategie, applicate fin dalle prime fasi progettuali, riducono l’uso di energie non rinnovabili e garantiscono elevati standard di comfort abitativo, ad esempio sfruttando il calore del sole in inverno o la ventilazione naturale in estate.
La bioedilizia pone anche grande attenzione alla salute degli occupanti degli edifici, selezionando materiali a basse emissioni di composti organici volatili (VOC) e privilegiando sistemi di ventilazione naturale. Inoltre, l’integrazione di spazi verdi all’interno e all’esterno degli edifici non solo migliora la qualità della vita, ma sostiene la biodiversità, creando rifugi per piccole specie animali e vegetali.
L’architettura sostenibile In Italia
La bioarchitettura, dalla teoria alla pratica, si è diffusa rapidamente in Italia già nei primi anni successivi alla sua nascita.
Negli anni ’80 e ’90, l’interesse per le problematiche ambientali e la sostenibilità ha conosciuto una crescita a livello globale, coinvolgendo anche l’Italia. In questo scenario, l’architettura sostenibile, con particolare riferimento alla bioarchitettura, ha ottenuto una maggiore attenzione.
Un architetto italiano particolarmente rilevante in questo campo è Ugo Sasso, nato ad Asmara nel 1947 e riconosciuto per il suo contributo alla progettazione ecologica. Tra le sue opere di rilievo figura la progettazione, nel 1995, del nuovo Centro Ambientale al Colle per il Comune di Bolzano, ricavato da un antico maso ristrutturato.
3 Esempi di architettura sostenibile in Italia:
In Italia, l’architettura sostenibile si sta affermando con progetti innovativi che combinano design, efficienza energetica e rispetto per l’ambiente. Ecco tre esempi significativi che mostrano come questi principi possano essere applicati con successo.
Bosco verticale
Il progetto rivoluzionario ideato dall’architetto Stefano Boeri nel 2014 è stato insignito del titolo di “grattacielo più bello e innovativo al mondo” dall’International Highrise Award.
L’innovazione sostenibile di questo progetto risiede nell’utilizzo di alberi, arbusti e piante, pari a circa 2 ettari di bosco, che contribuiscono alla creazione di un preciso microclima all’interno di Milano. Questo sistema non solo aggiunge valore estetico, ma depura anche l’aria assorbendo CO2 e particelle sottili, contribuendo a ridurre l’inquinamento.
Un sistema centralizzato di pompe di calore e sensori irriga questo sistema vegetale utilizzando l’acqua filtrata impiegata negli impianti di condizionamento.
L’obiettivo fondamentale di questo edificio è creare un solido connubio tra natura e architettura. Questa sinergia mira a conferire agli edifici un parziale controllo sul clima, consentendo contemporaneamente alla natura di generare nuovi spazi all’interno del nostro sistema urbano.
Asilo Nido Iride detto anche “La Balena”
A Guastalla in provincia di Reggio Emilia, l’architetto Mario Cucinella ha realizzato questo progetto che possiamo facilmente definire come un ottimo esempio di struttura eco-friendly.
L’asilo è stato realizzato dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2012 creando gravi danni al territorio. La struttura è interamente costruita in legno e garantisce un’eccezionale coibentazione termica. La tecnica utilizzata consente di isolare l’ambiente interno, prevenendo gli scambi di calore con l’esterno.
Le curve distintive che definiscono lo spazio, insieme al tepore dei materiali naturali, creano un ambiente che ricorda emotivamente il ventre della balena nella storia di Pinocchio. Per questo, talvolta, viene ricordato asilo ”la Balena”.
L’asilo è dotato anche di un sistema di raccolta dell’acqua piovana che, insieme a una pompa di calore e pannelli solari, rende la struttura autosufficiente dal punto di vista energetico
L’abbondanza di ampie vetrate e superfici trasparenti consente alla luce naturale di illuminare ogni stanza, riducendo al minimo la necessità di ricorrere alla luce artificiale. Questo rende l’asilo un ambiente completamente sostenibile e lo colloca tra i primi esempi di asili del futuro.
L’idea che i bambini non debbano stare chiusi in uno spazio ma debbano vivere lo spazio è stato il punto di partenza del progetto
Mario Cucinella – Founder & President
Il Fiorita Passive House
A Cesena è stata realizzata per la prima volta in Italia una multiresidenza NZEB (near zero energy building). Il progetto, svolto dagli architetti Stefano Piraccini e Margherita Potente è caratterizzato da 8 unità immobiliari rivoluzionarie perché non emettono alcuna emissione in atmosfera e nessuno degli edifici ha la necessità di essere attaccato alla rete del gas.
Il principale materiale impiegato nella sua costruzione è il legno che, sfruttando le sue proprietà elastiche, offre una resistenza eccezionale agli eventi sismici.
Un’altra caratteristica distintiva è che ogni appartamento è equipaggiato con un sistema di ventilazione meccanica controllata, eliminando così la necessità di utilizzare caldaie, riscaldamento a pavimento o termosifoni, evitando inutili sprechi. Ciò dimostra che è possibile garantire un elevato comfort abitativo senza ricorrere a strumenti che possano anche minimamente contribuire all’inquinamento.
L’eliminazione dell’impianto a gas non solo aumenta la sicurezza riducendo i rischi di fughe e scoppi, ma contribuisce anche a un significativo risparmio economico, eliminando costi di manutenzione e riducendo le spese per riscaldamento e raffrescamento.
Una casa passiva, per poter essere certificata deve sostenere 5 fondamenti:
- Involucro Termico
- Finestre
- Ponti Termici
- Tenuta all’Aria
- Impianto di Ventilazione
La casa passiva in legno rappresenta una rivoluzionaria convergenza tra sicurezza, ecologia, risparmio e salute.
L’aspetto ecologico è enfatizzato dall’utilizzo di energia solare e materiali rinnovabili e riciclabili, riducendo notevolmente l’impronta di carbonio dell’edificio. Il benessere abitativo è assicurato grazie a un avanzato sistema di ventilazione che garantisce aria pulita e un ambiente salubre, prevenendo problemi di umidità, muffe e allergie.
Possiamo dire quindi che, la casa passiva in legno diventa una scelta ottimale per chi cerca un’abitazione che sia ecologica, economica, salubre e sicura.
2 Esempi di architettura sostenibile nel mondo:
Center for Sustainable Landscapes
Nell’ambito dell’architettura sostenibile, il Center for Sustainable Landscapes (CSL) presso il Phipps Conservatory and Botanical Gardens rappresenta un esempio straordinario e innovativo. Questo edificio non solo genera tutta l’energia di cui ha bisogno autonomamente, ma tratta anche tutta l’acqua piovana e le acque reflue raccolte in loco. Ciò che rende il CSL unico nel suo genere è il raggiungimento di sette delle più alte certificazioni verdi, una pietra miliare senza precedenti nel campo dell’architettura sostenibile.
Tra queste certificazioni, spiccano la Living Building Challenge, considerata lo standard più rigoroso al mondo per gli edifici verdi; la certificazione LEED® Platinum, con il massimo dei punti assegnati nella versione 2.2; e il primo progetto SITES™ Platinum. Inoltre, il CSL ha ottenuto la Zero Energy Certification, è stato il primo progetto WELL Building Platinum (pilota), il primo edificio certificato BREEAM Outstanding In-Use negli Stati Uniti e ha ricevuto la valutazione Fitwel 3 Star.
Il CSL, come struttura dedicata all’educazione, alla ricerca e all’amministrazione del Phipps Conservatory, è una parte integrante dell’esperienza dei visitatori. Funziona come un “museo vivente“, focalizzando l’attenzione sull’intersezione vitale tra l’ambiente costruito e quello naturale. Questo edificio dimostra in maniera concreta che la salute umana e quella ambientale sono indissolubilmente connesse, offrendo un modello ispiratore per il futuro dell’architettura sostenibile.
Half Moon Bay Library
La Half Moon Bay Library, un esempio preminente di architettura sostenibile, incarna un approccio innovativo e rispettoso dell’ambiente nella progettazione degli edifici pubblici.
Questa struttura è stata disegnata da Noll & Tam Architects e concepita con l’obiettivo di raggiungere la certificazione LEED Platinum, che rappresenta il massimo standard in termini di edifici ecocompatibili, oltre a perseguire l’ambizioso traguardo di Zero Net Energy, ossia la completa autosufficienza energetica.
Il design della biblioteca è centrato su strategie sostenibili che abbracciano sia l’aspetto energetico che quello del comfort ambientale. La presenza di ombreggiature solari e un tetto a basso albedo minimizzano il surriscaldamento interno, mentre la ventilazione naturale e il riscaldamento radiante assicurano un ambiente confortevole e salubre. L’illuminazione intelligente abbinata alla luce naturale ottimizza l’uso dell’energia, riducendo il consumo elettrico.
In termini di gestione dell’acqua e integrazione con il sito, la biblioteca impiega piante resistenti alla siccità e pavimentazione permeabile, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale e a gestire efficacemente le acque piovane. L’ampio parcheggio per biciclette incoraggia un trasporto più sostenibile, allineandosi con gli obiettivi ambientali complessivi del progetto.
La biblioteca si distingue anche per l’uso di materiali naturali che riflettono il carattere costiero dell’area circostante. L’uso di legno di cedro pre-invecchiato, teak recuperato, e materiali isolanti e acustici innovativi, come l’EPIC Deck, evidenzia l’impegno verso materiali sostenibili e di qualità. Il tetto verde e gli interni che utilizzano legno certificato FSC (Forest Stewardship Council) rafforzano l’obiettivo di creare uno spazio che non solo rispetti l’ambiente, ma che anche lo rifletta esteticamente.
Ad oggi, l’Half Moon Bay Library è certificata LEED Platinum.
Architettura sostenibile e agenda 2030
A livello mondiale, il settore immobiliare e dell’edilizia comporta circa il 40% delle emissioni di anidride carbonica, prodotta dalla fabbricazione dei materiali edili come ad esempio il calcestruzzo.
Questo settore ha dovuto fare i conti con la realtà e capire come poter svoltare questo andamento verso una maggiore attenzione e sensibilizzazione sul piano sostenibile.
L’architettura sostenibile per questo motivo è strettamente connessa con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, un quadro globale adottato nel 2015 per promuovere lo sviluppo sostenibile a livello mondiale. L’Agenda 2030 stabilisce 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) che abbracciano diverse sfere, tra cui povertà, fame, salute, istruzione, uguaglianza di genere, acqua pulita, energia sostenibile, lavoro dignitoso, innovazione e infrastrutture, riduzione delle disuguaglianze, città sostenibili, azione per il clima e conservazione della vita marina e terrestre.
L’architettura sostenibile è un elemento chiave per raggiungere tali obiettivi. In primo luogo, la progettazione e la costruzione di edifici sostenibili costituiscono un contributo essenziale per gli SDGs legati all’energia pulita, all’acqua pulita, all’azione per il clima e alle città sostenibili.
L’implementazione di tecnologie edificative efficienti dal punto di vista energetico è in linea con gli obiettivi di energia sostenibile. Inoltre, l’adozione di materiali sostenibili contribuisce agli SDGs relativi alla produzione e al consumo responsabili.
La pianificazione urbana sostenibile è un ulteriore aspetto cruciale, poiché la progettazione di comunità e città in modo sostenibile può favorire gli obiettivi di uguaglianza, riduzione delle disuguaglianze e città sostenibili. Inoltre, l’architettura sostenibile può giocare un ruolo fondamentale nella riduzione delle emissioni di gas serra, contribuendo così alla mitigazione dei cambiamenti climatici, uno degli SDGs più prioritari.
Verso un connubio più forte tra edifici e natura
L’architettura è da sempre una disciplina capace di offrire creatività, originalità e soluzioni che consentono di abitare luoghi sempre più sicuri e confortevoli. La sua evoluzione ci sta conducendo verso una maggiore sensibilità nel cercare idee innovative e rivoluzionarie, al fine di instaurare un legame profondo tra l’ambiente circostante e le nostre esigenze.
La sostenibilità è riuscita negli anni ad aprirsi una strada sempre più grande per dimostrare come, se unita all’architettura, si possano creare delle opportunità positive per salvaguardare le bellezze del nostro Pianeta in rapporto alla creazione di edifici di ogni genere.
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