L’annuale cambio tra l’ora legale e l’ora solare ha implicazioni significative sui nostri consumi energetici, sulla salute e sull’ambiente. Nel 2024, l’ora solare entrerà in vigore questa domenica 27 ottobre, quando le lancette degli orologi dovranno essere spostate indietro di un’ora. Mentre l’ora legale permette di sfruttare al massimo le ore di luce naturale, riducendo il consumo di energia elettrica, l’ora solare rispetta maggiormente i ritmi naturali del nostro corpo. Tuttavia, il cambio d’ora può causare scompensi nel sonno e nella produttività, con conseguenze negative per il benessere psicofisico, soprattutto nei primi giorni di adattamento.
Il dibattito sull’opportunità di mantenere o eliminare il cambio d’ora è acceso da anni, con argomentazioni che spaziano dai risparmi energetici alla sostenibilità ambientale, fino all’impatto sulla salute. I critici del cambio d’ora sostengono che i risparmi energetici sono ormai minimi, a causa dei cambiamenti nelle abitudini di consumo e dell’uso crescente di tecnologie efficienti, come le lampadine a LED. Dal 2004 al 2021, grazie all’adozione dell’ora legale, l’Italia ha risparmiato circa 10,5 miliardi di kilowattora, evitando l’emissione di 200mila tonnellate di CO₂. Tuttavia, secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale, mantenere l’ora legale tutto l’anno potrebbe portare a un ulteriore risparmio di 180 milioni di euro.
D’altro canto, chi difende l’alternanza tra ora legale e solare insiste sul beneficio psicologico derivante dalla maggiore esposizione alla luce solare nelle ore serali durante i mesi estivi, che può migliorare l’umore e favorire attività all’aperto, con potenziali vantaggi per la salute fisica e mentale. C’è anche chi argomenta che l’abolizione del cambio d’ora potrebbe avere ripercussioni economiche, poiché molte attività lavorative e commerciali sono ottimizzate per sfruttare l’ora legale.
Ad oggi, ogni stato membro dell’Unione Europea è libero di scegliere se mantenere o meno l’alternanza tra ora legale e solare, e l’Italia ha scelto di conservare questa pratica. Tuttavia, il tema continua a sollevare dibattiti a livello internazionale, con alcuni paesi che stanno valutando la possibilità di adottare l’ora legale permanente per ridurre gli effetti negativi del cambio d’ora.
Indice
Cos’è l’ora solare e la differenza con l’ora legale
L’ora solare è il sistema di misurazione del tempo che segue il ciclo naturale del sole. A differenza dell’ora legale, che sposta in avanti le lancette dell’orologio per sfruttare al meglio la luce del giorno durante i mesi estivi, l’ora solare si allinea con il tempo solare medio, garantendo un maggiore allineamento con i ritmi circadiani del corpo umano.
Questo comporta vantaggi in termini di sincronizzazione biologica, poiché la luce solare ha un ruolo fondamentale nella regolazione del nostro ciclo sonno-veglia, favorendo un riposo più naturale e migliorando la salute generale.
Secondo gli studi, il ritorno all’ora solare può ridurre alcuni disturbi legati al jet-lag sociale che si verificano durante l’ora legale, come aumento di infarti e incidenti.
D’altra parte, quando c’è l’ora solare, le giornate sono più corte e il buio arriva prima. Questo significa che nei mesi invernali aumenta il consumo di energia elettrica, poiché le ore di luce naturale sono minori, portando a costosi incrementi nei consumi energetici.
Quando entra in vigore l’ora solare?
In Italia, il cambio d’ora avviene la ultima domenica di ottobre.
Nel 2024 si tornerà all’ora solare nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, quando le lancette degli orologi dovranno essere spostate indietro di un’ora, dalle 3:00 alle 2:00, regalandoci un’ora in più di sonno.
Questo passaggio segna l’inizio di un periodo di giornate più corte e serate più lunghe, che durerà fino al ritorno dell’ora legale, previsto per la fine di marzo.
Le origini dell’ora solare
L’introduzione del cambio d’ora risale alla Prima Guerra Mondiale, per poi diventare una pratica permanente in Italia nel 1965.
L’obiettivo era quello di ottimizzare i consumi energetici, sfruttando il più possibile le ore di luce naturale disponibili per lavorare, spostando avanti di un’ora l’orologio e guadagnando un’ora di luce al mattino. Ai tempi, infatti, i consumi energetici serali erano molto ridotti, e si preferiva rispondere alla domanda energetica connessa alla produzione industriale.
Da allora molti paesi, oltre all’Italia, hanno adottato questo sistema per ottimizzare i consumi, alternando ora legale e ora solare.
Impatto sull’umore e sulla salute
Il cambio d’ora può avere effetti significativi sull’umore e sulla salute delle persone. Il passaggio all’ora solare, pur regalandoci un’ora di sonno in più, può causare disturbi del sonno, come difficoltà ad addormentarsi o risvegli notturni. Inoltre, la riduzione della luce nelle ore serali può impattare negativamente l’umore delle persone.
D’altro canto, l’ora solare può avere anche dei vantaggi in termini di benessere psicofisico, grazie alla sincronizzazione con il ciclo naturale del sole, che rispetta maggiormente il ciclo circadiano del nostro organismo
Impatto in Italia
L’impatto del ritorno all’ora solare in Italia è rilevante in termini di consumi energetici, soprattutto considerando l’aumento della domanda di riscaldamento e illuminazione nelle ore serali. Secondo un rapporto di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), in Italia, nonostante i progressi nella riduzione complessiva dei consumi energetici grazie all’adozione di fonti rinnovabili, il ritorno all’ora solare si traduce spesso in un aumento delle ore in cui gli impianti di riscaldamento sono accesi, in particolare nelle regioni settentrionali. Nel Nord, le famiglie accendono il riscaldamento per oltre 10 ore al giorno nei mesi più freddi, un dato particolarmente elevato rispetto al Centro e al Sud del Paese.
Inoltre, uno studio del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) ha rivelato che circa il 78% delle famiglie italiane accende il riscaldamento quasi tutti i giorni durante l’inverno, con una maggiore frequenza nelle aree montane e tra le persone anziane.
L’impatto sull’economia
Dal punto di vista economico, l’ora legale sembra avere più vantaggi rispetto a quella solare. Nei sette mesi in cui è in vigore, un’analisi di Terna dimostra che l’Italia risparmia circa 90 milioni di euro in bollette energetiche. Secondo uno studio della SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale), se l’ora legale fosse mantenuta tutto l’anno, il risparmio potrebbe salire fino a 180 milioni di euro.
Entrambi gli orari possono offrire vantaggi in termini di sostenibilità se accompagnati da politiche energetiche adeguate e comportamenti responsabili da parte dei consumatori. È però evidente che l’ora legale ha dei benefici a livello di sostenibilità ambientale, ma anche a livello di risparmi economici.
Il cambio d’ora è un fenomeno che da anni suscita dibattiti e discussioni. Voi cosa fareste? Abbandonereste definitivamente il cambio d’ora o lo terreste?
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