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Overtourism: Quando il Turismo Diventa Insostenibile

Scopri cos'è l'Overtourism, le cause di questo fenomeno e le sue gravi conseguenze per l'ambiente e le comunità locali. Esplora le soluzioni per un turismo più sostenibile.

Overtourism: Quando il Turismo Diventa Insostenibile | Easy4Green
Overtourism: Quando il Turismo Diventa Insostenibile | Easy4Green

Negli ultimi decenni, il turismo globale è cresciuto a dismisura, con milioni di persone che ogni anno viaggiano verso le destinazioni più iconiche del mondo.

Sebbene il turismo sia una risorsa economica fondamentale per molti Paesi, la sua crescita incontrollata ha portato a fenomeni preoccupanti come l’Overtourism, ovvero il sovraffollamento turistico. Questa situazione coinvolge non solo l’ambiente, ma anche il benessere delle comunità locali e la qualità dell’esperienza turistica.

Cos’è l’Overtourism?

Si verifica quando il numero di turisti in una destinazione supera la capacità di accoglienza del luogo, causando disagi sia per i residenti che per i visitatori. Le città sovraccaricate di turisti sperimentano un disagio ambientale, una pressione sui servizi locali e una perdita di autenticità culturale.

Esempi emblematici includono città come Venezia, Barcellona e Amsterdam, dove la presenza massiccia di visitatori ha trasformato il paesaggio urbano e messo a dura prova le infrastrutture.

Le cause dell’Overtourism

Ogni anno, più di 1,4 miliardi di persone nel mondo viaggiano per turismo e il numero cresce rapidamente, infatti l’Organizzazione Mondiale del Turismo prevede che entro il 2030 ci saranno più di 2 miliardi di turisti internazionali. Questo grande aumento, si concentra solo su poche destinazioni turistiche, causando gravi problemi di Overtourism.

Le ragioni sono tante: l’aumento dell’accessibilità ai viaggi, l’ampia offerta di crociere e voli low cost e la cultura di massa, che seleziona le destinazioni turistiche in base ai film di successo, alle serie TV e ai social media.

Anche in Italia, destinazioni come Venezia, Firenze e Capri stanno soffrendo per l’arrivo di troppe persone, con Venezia che registra circa 20 milioni di turisti all’anno, troppi per una città così ‘’fragile’’.

Anche le Cinque Terre, affollate di turisti, sono un altro fenomeno di massa in cui il turismo mina l’equilibrio ambientale e culturale.

Per combattere questo fenomeno la maggior parte dei governi locali sta predisponendo misure straordinarie per limitare gli ingressi e proteggere il patrimonio naturale e urbano.

Le conseguenze

Le principali località turistiche mondiali stanno quindi affrontando importanti sfide, una fra tutte è l’inevitabile aumento della produzione dei rifiuti e dell’inquinamento, che provocano gravi disagi ai residenti e rischiano di compromettere la fruizione di aree naturali, come parchi o spiagge, o più in generale del patrimonio culturale locale.

Un altro esempio di settore in grave sofferenza è il commercio e l’artigianato locale, che subisce la globalizzazione turistica e sempre più spesso attività locali, anche storiche e legate al territorio, vengono sostituite da grandi gruppi internazionali trasformando l’offerta turistica in un impersonale business speculativo.

Ultimamente è esploso anche il “caso Airbnb”, vale a dire la diffusione incontrastata degli affitti brevi nei centri storici e nei piccoli borghi che provoca, oltre ad un aumento non più tollerabile del costo degli affitti, uno spopolamento di cui è complice anche la fuga dei residenti esasperati.

Questo sta convertendo i nostri centri, non solo in Italia, in potenziali città fantasma, abitate solo da turisti e per brevi periodi, con conseguenze devastanti per le economie locali.

Essere consapevoli di questi aspetti può aiutarci a fare scelte più responsabili e a preservare le meraviglie del nostro mondo. Promuovendo un turismo più sostenibile, possiamo assicurarci che le nostre destinazioni preferite rimangano bellissime e accoglienti per tutti!

Per questi motivi il Ministero del Turismo ha istituito il fondo per il turismo sostenibile, creato per sostenere le comunità locali e ridurre gli effetti di flussi turistici incontrollati.

Il fondo per il turismo sostenibile, istituito con il Decreto Ministeriale del 22 marzo 2023, rappresenta un impegno concreto per promuovere pratiche di turismo ecologicamente e socialmente responsabili.

Con una dotazione di 25 milioni di euro per il triennio 2023-2025, questo fondo mira a sostenere strutture ricettive e imprese turistiche che intendono adottare strategie di ecoturismo e soluzioni sostenibili.

Le risorse saranno destinate a una serie di progetti innovativi per alleggerire il sovraffollamento delle mete più popolari, promuovendo itinerari alternativi e incentivando la destagionalizzazione. Inoltre, il fondo sostiene azioni per favorire la transizione ecologica nel settore turistico, anche attraverso l’uso di mezzi di trasporto a basse emissioni, e aiuta le strutture a ottenere certificazioni di sostenibilità, in modo da incoraggiare un turismo che rispetti e valorizzi l’ambiente e le comunità locali.

Soluzioni per combattere l’Overtourism

Con l’aumento dei flussi turistici in tutto il mondo, l’UNWTO (United Nations World Tourism Organization) ha dedicato un intero report al fenomeno. Di certo non esiste una soluzione unica al sovraturismo, ma ci sono tante piccole precauzioni che possiamo attuare durante le nostre vacanze.

Ad esempio, sapevi che è possibile prenotare un viaggio in modo sostenibile?

Se possibile, scegli di soggiornare in un ecolodge, dove potrai immergerti nella natura e apprendere sull’ecologia locale. Viaggiare in autobus o in treno è un’altra scelta ecologica, poiché questi mezzi hanno un impatto ambientale minore.

Ricorda di portare solo il necessario: viaggiare leggeri riduce le emissioni di CO2. Opta per biglietti digitali per limitare il consumo di carta e approfitta dei prodotti locali, così da risparmiare CO2 sul trasporto. Infine, cammina, usa la bicicletta o i mezzi pubblici per esplorare il tuo luogo di destinazione. Ogni piccolo gesto conta e contribuisce a preservare le bellezze naturali e culturali che vogliamo scoprire.

L’Overtourism è un problema complesso che richiede soluzioni integrate e un approccio sostenibile. Le destinazioni più colpite devono adottare misure proattive per gestire meglio i flussi turistici, proteggere il proprio patrimonio naturale e culturale, e migliorare la qualità della vita dei residenti.

Solo attraverso un impegno collettivo si potrà garantire che il turismo continui ad essere una risorsa, senza compromettere il futuro delle destinazioni stesse.

Overtourism nel 2025: Previsioni di Crescita e Impatti Ambientali nel Settore Turistico

Ma quali sono le previsioni dell’Overtourism nel prossimo anno?
Nel 2025, il fenomeno dell’Overtourism potrebbe far parlare di sé più che mai. Secondo le previsioni dell’UNWTO, si prevede che il numero di turisti internazionali possa superare i 2 miliardi!

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Fonte: Unsplash

Questo è davvero incredibile, ma significa anche che alcune delle nostre destinazioni preferite potrebbero essere messe alla prova come mai prima d’ora.

Pensiamo a luoghi di cui abbiamo parlato in precedenza come, Venezia o Barcellona: già oggi stanno affrontando sfide significative a causa del sovraffollamento. Se non stiamo attenti, l’aumento del numero di visitatori potrebbe portare alla perdita dell’autenticità culturale.

Ecco, però, un dato interessante: si stima che il turismo possa contribuire con oltre 3,4 trilioni di dollari al PIL globale! Questo ci fa capire quanto sia importante non solo continuare a viaggiare, ma farlo in modo responsabile. È il momento di riflettere su come possiamo godere delle meraviglie del mondo senza compromettere le risorse naturali e culturali che tutti amiamo.

Per questo motivo, alcune città hanno già adottato misure per gestire il sovraffollamento, come il contingentamento degli ingressi, tariffe aggiuntive per i visitatori giornalieri e sistemi di prenotazione anticipata per le attrazioni più famose. Allo stesso tempo, l’uso della tecnologia e dei big data sta consentendo alle destinazioni di monitorare i flussi turistici in tempo reale, ridistribuendo i visitatori su itinerari meno frequentati ma altrettanto affascinanti, e incoraggiando viaggi fuori stagione.

Se da un lato il turismo rappresenta un’importante risorsa economica, dall’altro è cruciale che ognuno di noi, come viaggiatore, contribuisca a ridurre l’impatto delle proprie scelte. Scegliendo mete meno affollate, preferendo periodi di bassa stagione e adottando comportamenti rispettosi dell’ambiente, possiamo contribuire alla tutela dei luoghi che amiamo.

Solo con un impegno condiviso tra viaggiatori, istituzioni e operatori turistici sarà possibile garantire un turismo che, oltre ad essere economicamente sostenibile, protegga e valorizzi le meraviglie del nostro pianeta per le generazioni future.

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