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Guida pratica alle certificazioni ambientali: un impegno per la sostenibilità ambientale

ISO 14001, EMAS, ISO 50001, Ecolabel europeo e EPD : Implementare e Mantenere Standard di Sostenibilità Certificata

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Hai mai sentito parlare di greenwashing?

Si tratta di una strategia comunicativa aziendale volta a costruire un’immagine ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale.


Il greenwashing coinvolge la comunicazione di messaggi ingannevoli o esagerati riguardo alla sostenibilità ambientale al fine di migliorare l’immagine aziendale o di ottenere un vantaggio competitivo. Le pratiche di greenwashing possono assumere molte forme, come l’uso di immagini di natura e verde nei materiali pubblicitari senza effettive azioni sostenibili nel processo produttivo, l’uso di termini come “naturale” o “ecologico” senza una verifica indipendente, o la sponsorizzazione di eventi ambientali al fine di migliorare l’immagine aziendale senza un reale impegno per la sostenibilità.

Volete saperne di più sul greenwashing, cosa è, come riconoscerlo e perché è così diffuso, leggi l’articolo dedicato!

Questa strategia comunicativa non solo rischia di ingannare i consumatori, ma mina anche la fiducia nel concetto stesso di sostenibilità.

Le certificazioni ambientali sono molto utili per combattere questa pratica, perché vengono utilizzate come strumento di verifica e autenticazione della sostenibilità dei processi produttivi aziendali. 

Certificazioni ambientali: che cosa sono?

Le certificazioni ambientali sono documenti ufficiali emessi da organismi riconosciuti che attestano il rispetto di determinati standard ambientali e sostenibili da parte di un’organizzazione, di un’azienda, di un prodotto o di un servizio; le aree tematiche di applicazione possono riguardare la gestione dei rifiuti, l’efficienza energetica, l’uso responsabile delle risorse naturali e molto altro ancora.

Le certificazioni sono un modo per dimostrare l’impegno verso la sostenibilità ambientale e il rispetto dell’ambiente e offrono una garanzia di credibilità e trasparenza.

Le certificazioni ambientali possono riguardare diversi aspetti e categorie, come ad esempio:

  • Certificazioni ambientale di prodotto: attestano il rispetto dei requisiti stabiliti in una specifica normativa per un dato prodotto. Questo processo mira a fornire ai consumatori una maggiore sicurezza sulla qualità del prodotto e a confermare che l’azienda si conforma agli standard europei.
  • Certificazioni ambiente di processo: norme e le linee guida che mirano a migliorare l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali.

Certificazione ambientale di processo: ISO 14001 e il Regolamento EMAS

Rappresentano i principali strumenti di eco-gestione sul mercato.

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Il Regolamento EMAS (Sistema di Ecogestione e Audit), introdotto nel 1993 e successivamente modificato, è uno schema volontario promosso dall’Unione Europea per migliorare le prestazioni ambientali delle aziende. Attraverso un processo di eco-audit interno (oltre a una verifica ambientale esterna obbligatoria condotta da organismi accreditati.), le aziende redigono una dichiarazione ambientale che illustra gli obiettivi ambientali raggiunti e le azioni pianificate per migliorare le prestazioni ambientali continue.

La norma ISO 14001 (Norma internazionale per i sistemi di gestione ambientale) è un altro strumento volontario che definisce i requisiti per un Sistema di Gestione Ambientale (SGA) applicabile a tutte le tipologie di imprese. Questa certificazione, rilasciata da un organismo indipendente accreditato, attesta l’impegno dell’azienda nel ridurre l’impatto ambientale dei propri processi, prodotti e servizi.

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Le aziende italiane che hanno ottenuto la certificazione del loro Sistema di Gestione Ambientale (SGA) conforme alla norma ISO 14001, non solo registrano miglioramenti nell’organizzazione interna e nelle prestazioni ambientali, ma godono anche di vantaggi economici tangibili. Questi vantaggi includono una significativa riduzione dei costi operativi e una maggiore competitività sul mercato.

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Nonostante le differenze tra le certificazioni EMAS e ISO 14001, entrambe giocano un ruolo chiave nel dimostrare l’impegno delle aziende verso la sostenibilità ambientale.

Certificazione energetica: ISO 50001

La certificazione energetica ISO 50001, insieme alla certificazione ambientale ISO 14001, offre alle organizzazioni strategie di gestione per migliorare l’efficienza energetica e ambientale, contribuendo alla diminuzione dell’impatto ambientale associato all’uso dell’energia. Definisce, quindi, i requisiti per un sistema di gestione dell’energia (SGE).

La norma ISO 50001 fornisce specificamente strategie di gestione volte a ottimizzare l’uso dell’energia, promuovendo un utilizzo più consapevole e razionale delle risorse energetiche, eliminando gli sprechi e riducendo i consumi.

L’obiettivo di questo sistema è guidare l’organizzazione, che sia un’azienda, un’impresa o una pubblica amministrazione, attraverso un processo continuo di gestione e miglioramento per identificare opportunità di risparmio energetico, implementare azioni correttive e monitorare costantemente le prestazioni energetiche dell’organizzazione.

Inoltre, la certificazione ISO 50001 avvia un percorso verso la sostenibilità ambientale, allineandosi agli obiettivi UE per la riduzione delle emissioni di CO2.

Aiuta anche le aziende a rispettare i requisiti normativi e ad accedere ai Titoli di Efficienza Energetica, ampliando il loro portafoglio clienti.

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Certificazione ambientale di prodotto: Ecolabel europeo ed EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto)

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L’Ecolabel, introdotto negli anni ’90, fornisce informazioni sulle caratteristiche ambientali dei prodotti e viene assegnato dopo una verifica da parte di terze parti. L’EPD, regolata dalle norme della serie ISO 14020, in particolare dall’etichetta TIPO III ISO 14025, offre dettagli sulle prestazioni ambientali di un prodotto tramite un’analisi del ciclo di vita.

Le etichette stabilite dalle norme ISO serie 14020 sono tre:

  • TIPO I: Etichette ecologiche volontarie basate su un sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del prodotto, soggette a certificazione esterna da parte di un ente indipendente (come il gruppo Ecolabel) ISO 14024.
  • TIPO II: Etichette ecologiche che mostrano auto-dichiarazioni ambientali fatte da produttori, importatori o distributori di prodotti, senza l’intervento di un organismo indipendente di certificazione (ad esempio “Riciclabile”, “Compostabile”, ecc.) ISO 14021.
  • TIPO III: Etichette ecologiche che forniscono dichiarazioni basate su parametri stabiliti e includono una quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo di vita del prodotto, calcolato attraverso un sistema LCA. Sono soggette a una verifica indipendente e sono presentate in modo chiaro e confrontabile. Tra queste rientrano le “Dichiarazioni Ambientali di Prodotto” ISO 14025.
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Queste dichiarazioni consentono ai consumatori di confrontare le prestazioni ambientali di prodotti simili e prendere decisioni d’acquisto informate.

Come ottenere le certificazioni ambientali

Per ottenere le certificazioni ambientali non è sempre obbligatoria la verifica da un ente terzo, dipende dalla certificazione!

Ma per quelle che richiedono una verifica da parte di enti riconosciuti, ci sono degli step che bisogna rispettare. Innanzitutto, l’azienda deve condurre una valutazione dell’impatto iniziale secondo la normativa obbligatoria e definire gli obiettivi e i miglioramenti da apportare per raggiungere la conformità agli standard ambientali. Questo può includere la valutazione dei processi produttivi, la gestione dei rifiuti, l’efficienza energetica e altre pratiche ambientali.

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Successivamente, l’azienda deve implementare i requisiti necessari per raggiungere gli obiettivi fissati e fornire la formazione necessaria alle risorse coinvolte nel processo.

Una volta implementati i requisiti, l’azienda deve condurre una valutazione interna per verificare la conformità agli standard ambientali e prepararsi per la valutazione da parte dell’organismo di certificazione esterno. Questo organismo effettuerà una verifica dettagliata dei processi e delle pratiche aziendali per garantire che soddisfino i requisiti stabiliti dagli standard ambientali.

Se l’azienda supera con successo la valutazione dell’organismo di certificazione, le verrà rilasciato il certificato ambientale. Ma non finisce qui!

Infatti, il processo di certificazione non si conclude con il rilascio del certificato. L’azienda deve impegnarsi a mantenere e migliorare le proprie performance ambientali nel tempo, attraverso valutazioni periodiche da parte dell’organismo di certificazione e l’implementazione continua di miglioramenti.

I vantaggi delle certificazioni ambientali

Le certificazioni ambientali di prodotto e di processo offrono una serie di vantaggi per chi decide di adottarle. Questi vantaggi non solo riguardano il miglioramento dell’efficienza e della sostenibilità ambientale, ma anche aspetti economici e competitivi. Le certificazioni consentono alle imprese di comunicare il loro impegno verso la sostenibilità, migliorando così l’immagine aziendale e attirando una clientela sempre più attenta a questo aspetto.

Tra i vantaggi specifici delle certificazioni di processo, vi è il risparmio di materiali produttivi, l’ottimizzazione dei rendimenti di processo, la riduzione dei tempi di inattività e dei costi di stoccaggio.

Allo stesso modo, le certificazioni di prodotto portano a una migliore qualità dei prodotti, a costi ridotti di produzione e imballaggio, e a un uso più efficiente delle risorse, beneficiando sia l’azienda che i clienti.

Inoltre, l’adozione di certificazioni ambientali può portare a risparmi energetici, alla riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti e al miglioramento della sicurezza sul luogo di lavoro.

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Il panorama Italiano

In Italia, la situazione delle certificazioni ambientali è in costante evoluzione, con alcune regioni che si distinguono per l’adozione diffusa di pratiche sostenibili e responsabili da parte delle imprese.

Nel 2023, l’Emilia-Romagna si è confermata tra le regioni italiane con il maggior numero di imprese che hanno ottenuto certificazioni “green” come evidenziato nel rapporto sulle analisi dei trend delle certificazioni ambientali “La diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità in Emilia-Romagna”, realizzato da ART-ER per la Regione Emilia-Romagna.

La regione si distingue per un costante aumento nei sistemi di gestione ambientale ed energia, oltre a una marcata crescita della responsabilità sociale d’impresa.

Le imprese emiliano-romagnole dimostrano un cambiamento significativo nell’approccio verso la sostenibilità e l’etica aziendale, con un crescente interesse per i sistemi di gestione ambientale e di energia, attestato da un aumento del 9% dei siti aziendali certificati secondo lo standard ISO 14001 rispetto all’anno precedente. Allo stesso tempo, lo strumento EMAS, seppur rimanendo stabile, conta 143 organizzazioni e 660 siti registrati, posizionando la regione al secondo posto dopo la Lombardia.

Parallelamente, la certificazione del sistema di gestione dell’energia conforme alla norma ISO 50001 sta guadagnando terreno, con 317 siti certificati a luglio 2023 e una crescita del 16% rispetto all’anno precedente. Questo trend riflette una crescente sensibilità delle imprese verso l’efficienza energetica.

Infine, la regione mantiene il primato nazionale per le EPD nel settore agroalimentare e un forte impegno verso l’Ecolabel UE, con una crescita del 15% nell’ultimo anno. Questi risultati evidenziano un forte dinamismo e un impegno concreto delle imprese emiliano-romagnole verso la sostenibilità ambientale, posizionando la regione come un punto di riferimento nell’ambito delle certificazioni ambientali a livello nazionale.

Interessante, non trovi?

Investire nell’ottenere e nel mantenere le certificazioni ambientali può rappresentare un passo significativo verso una gestione aziendale sostenibile e responsabile, con benefici concreti per l’azienda, l’ambiente e la società nel suo complesso.

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