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Innovazione nel campo della sostenibilità: come 51toCarbonZero supporta le aziende nella transizione al Net-Zero

La misurazione delle emissioni di CO2: Richard Davis, CEO e co-fondatore di 51toCarbonZero, ci racconta le sfide e le innovazioni nel campo della sostenibilità

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Richard Davis

51tocarbonzero | richard davis
Fonte: LinkedIn

Oggi vi presentiamo Richard Davis, CEO e co-fondatore di 51toCarbonZero!

Di padre inglese e madre italiana, con un background culturale e professionale diversificato, Richard ha vissuto svariati anni a Milano prima di stabilizzarsi a Londra, sua città natale, ove ha fondato la 51toCarbonZero.

Ha sempre lavorato in grandi aziende occupandosi di strategia e trasformazione e ha maturato un interesse per l’ESG (Environmental, Social and Governance) durante la sua carriera. Richard ha anche studiato Sustainable Business all’università di Cambridge.

Recentemente, ha fatto parte del team di Dentsu, multinazionale giapponese, dove ha contribuito a sviluppare la strategia di carbon footprint dell’azienda. Le sfide affrontate in questo processo lo hanno portato a riflettere su come la tecnologia e un approccio più rigoroso potessero migliorare la misurazione e la riduzione dell’impronta di carbonio da parte delle aziende.

Questa riflessione ha ispirato la fondazione di 51toCarbonZero, avvenuta circa tre anni fa.

La difficoltà nel fare tutto questo processo di misurazione e strategia di riduzione dell’impronta mi ha fatto pensare che ci dovrebbe essere un modo migliore per farlo, un modo migliore in cui la tecnologia abbia un ruolo e in cui anche il processo e l’approccio siano più rigorosi, ma anche coinvolgenti, come in qualsiasi altra parte della vita aziendale.

51toCarbonZero

51toCarbonZero è più di una semplice storia, è una missione.

51tocarbonzero

Il nome della piattaforma, sebbene considerato complesso da alcuni esperti di marketing, porta un messaggio significativo: “51” sono i miliardi di tonnellate di gas serra emessi nell’atmosfera in media ogni anno, e il nostro obiettivo è portare questa cifra a zero il prima possibile, per garantire un futuro più sostenibile.

51toCarbonZero, fortemente orientata alla missione, ha sviluppato una piattaforma tecnologica che aiuta le altre aziende non solo a misurare la loro impronta di CO2, ma anche a intraprendere e implementare la transizione verso una riduzione delle emissioni.

Il software offerto raccoglie tutti i dati aziendali necessari per misurare l’impronta ecologica, visualizzandoli in modo dinamico per identificare gli “hotspots” o punti critici in termini di emissioni di CO2.

La piattaforma include un motore di ricerca che fornisce idee, best practices e indicazioni su fornitori per aiutare le aziende a ridurre le loro emissioni e a sviluppare un piano di azione.

Finalmente hai un sistema operativo che ti dà la possibilità di capire.

Questo sistema operativo consente alle aziende di avere un aggiornamento continuo della situazione, superando il limite delle attuali pratiche aziendali che prevedono la misurazione dell’impronta ecologica solo una volta all’anno, spesso con ritardi significativi e impattanti.

La loro missione

51toCarbonZero aiuta le aziende a ridurre la propria impronta di CO2 fornendo un software avanzato che semplifica e accelera il processo di gestione delle emissioni di carbonio. Questo strumento, supportato da un gruppo di esperti che aiuta i clienti a comprendere i dati richiesti e ad interpretare i risultati, permette alle aziende di capire l’entità e la localizzazione delle loro emissioni e di individuare le azioni necessarie per ridurle. Un aspetto cruciale per il successo della riduzione dell’impronta di carbonio è la comunicazione efficace, sia interna che esterna, e il coinvolgimento di tutte le persone all’interno dell’organizzazione. Anche se una persona può essere responsabile dell’obiettivo di riduzione, è essenziale che i diversi dipartimenti collaborino per implementare le iniziative necessarie.

In tal senso 51toCarbonZero è impegnata non solo nella fornitura di strumenti tecnici, ma anche nel supportare le aziende nella sensibilizzazione e nell’educazione dei dipendenti, facilitando il loro coinvolgimento attivo nel processo.

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Fonte: 51toCarbonZero

Questo approccio è particolarmente efficace perché molte persone considerano la sostenibilità ambientale un tema importante e motivante nella vita lavorativa! In questo modo, 51toCarbonZero aiuta a creare un ambiente di lavoro più consapevole e proattivo, accelerando il percorso verso una significativa riduzione delle emissioni di CO2.

Questo è un punto di passione per molte persone, che fortunatamente pensano che questo sia un tema importante invece di un semplice esercizio su Excel.

Net Zero

Le attività di 51toCarbonZero si estendono su diverse geografie, con una presenza significativa in Nord America, compresi Stati Uniti e Canada, e in Europa.

In Europa, la regolamentazione spinge molte aziende a monitorare e riportare le proprie emissioni di CO2, rendendo spesso il raggiungimento del Net Zero una necessità. Alcune aziende vedono il Net Zero non solo come una questione di conformità normativa, ma come un’opportunità per innovare, migliorare la loro posizione di mercato e coinvolgere clienti e dipendenti. Altre invece lo considerano semplicemente un obbligo regolamentare, senza percepire il potenziale di cambiamento positivo.

Ci sono aziende che vedono il Net Zero come un driver di vantaggio, non solamente di compliance, per creare nuovi prodotti, per posizionarsi sul mercato in maniera diversa, per coinvolgere il consumatore, il cliente e anche internamente i propri dipendenti. Poi c’è un’altra parte di aziende che lo fa solamente perché è un tick the box.

51toCarbonZero tende a collaborare maggiormente con le aziende che adottano un approccio olistico alla sostenibilità, offrendo supporto completo, piuttosto che con quelle interessate solo a soluzioni di conformità minime e a basso costo. In Nord America, dove la regolamentazione è meno stringente, molte aziende non sono obbligate a misurare le loro emissioni, e l’adozione di pratiche di sostenibilità può dipendere maggiormente dalla volontà individuale dei leader aziendali piuttosto che da obblighi normativi.

C’è, tuttavia, una crescente consapevolezza dell’importanza della sostenibilità, con un cambiamento percepibile nel sentiment delle aziende negli ultimi dodici-diciotto mesi. Le aziende stanno riconoscendo i benefici commerciali a lungo termine del mantenimento di un pianeta sostenibile e i vantaggi competitivi come la fidelizzazione dei clienti, l’attrazione di nuovi prospect, la valorizzazione del talento e migliori condizioni da parte degli investitori, che apprezzano le credenziali di sostenibilità.

La nostra proposizione è ibrida: c’è un software al centro ma poi diamo anche advisory, consulenza e supporto.

All’inizio del percorso, l’accento è posto sull’advisory, guidando le aziende su cosa misurare, comprendere le regolamentazioni e le certificazioni pertinenti. Per le aziende che hanno già iniziato a lavorare sulla sostenibilità, la piattaforma aiuta a centralizzare i dati, facilitando l’accesso e la gestione delle informazioni sia internamente che esternamente, riducendo il carico amministrativo:

Hai facile accesso al dato sia internamente che esternamente; quindi, togli via tutta la parte di amministrazione che magari prende tempo e risorse che non stai devolvendo a fare qualcosa di pratico.

Una volta stabilita una base solida, la piattaforma funziona come un navigatore GPS, fornendo un monitoraggio quasi in tempo reale delle prestazioni, guidando le aziende nel raggiungimento dei loro obiettivi di sostenibilità.

Carbon Neutral e Net Zero. Qual è la differenza?

Richard, durante la nostra intervista, ammette che i concetti di “Carbon Neutral” e “Net Zero” vengono spesso usati in modo intercambiabile, causando confusione.

Per fare chiarezza, “Carbon Neutral” si riferisce alla compensazione delle emissioni di CO2 attraverso investimenti in iniziative che rimuovono CO2 dall’atmosfera, come la creazione di nuove foreste, o altre tecnologie.

La parola è “neutral” perché, in teoria, hai emesso tanto quanto hai tolto.

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Fonte: Freepik

Questo approccio bilancia le emissioni con un quantitativo equivalente di CO2 rimosso, ma non necessariamente riduce l’emissione complessiva. Le iniziative possono avere un effetto reale solo su lungo arco temporale, e spesso l’esecuzione delle iniziative è delegato a terze parti su cui si non si ha controllo.

Inoltre, essere “Carbon Neutral” ha la grande limitazione di non richiedere uno sforzo effettivo di lungo termine nel ridurre le proprie emissioni aziendali, ma piuttosto un investimento in iniziative che possano ‘compensarle’.

Al contrario, “Net Zero” implica una effettiva a significativa riduzione del 90% delle proprie emissioni entro il 2050, con l’obiettivo di mantenere le temperature globali entro limiti stabiliti dalla comunità scientifica. Le emissioni residue, al massimo il 10% e chiamate “unavoidable emissions“, vengono compensate attraverso iniziative di rimozione della CO2.

Le sfide delle aziende

Le sfide delle aziende nel percorso di avvicinamento al Net Zero sono diverse a seconda del settore.

Ad esempio, le sfide di un’azienda del settore alimentare differiscono notevolmente da quelle di un’azienda tecnologica, poiché il profilo della loro impronta di CO2 varia: un’azienda tecnologica si concentra principalmente sull’elettricità utilizzata e la propria infrastruttura IT, mentre un’azienda agricola si occupa per esempio di gestione del suolo, fertilizzanti e pratiche agricole.

È fondamentale concentrarsi su poche aree chiave che possono fare una grande differenza, piuttosto che tentare di affrontare tutto contemporaneamente.

ghg protocol | 51tocarbonzero

Un utile strumento in questo senso è il GHG Protocol, che standardizza la misurazione delle emissioni di CO2. Questo protocollo divide le emissioni in tre categorie: scope 1, scope 2 e scope 3.

Scope 1 e 2 riguardano le emissioni derivanti da carbon fossili legate all’uso di energia, riscaldamento/raffreddamento di immobili e la propria flotta aziendale; mentre scope 3 comprende l’intera catena del valore, inclusi i fornitori e l’uso del prodotto da parte del consumatore.

Lo standard Net Zero incoraggia le aziende a concentrarsi inizialmente su scope 1 e 2, ovvero sulla transizione energetica, come cambiare l’approvvigionamento di energia elettrica o installare fonti di energia rinnovabile nei propri impianti.

Se sei un operatore di servizi questo vuol dire cambiare fondamentalmente l’approvvigionamento di energia elettrica, se invece sei del manifatturiero e generi tu stesso energia nei tuoi siti, si tratta invece di impiantare delle fonti di energia rinnovabili direttamente nei tuoi asset.

Il futuro e l’AI

Per quanto riguarda il futuro e l’innovazione, 51toCarbonZero si sta concentrando sull’integrazione delle tecnologie di intelligenza artificiale (AI) nella propria piattaforma.

L’AI è vista come una soluzione per accelerare la gestione dei dati, l’applicazione della metodologia, la misurazione e la creazione e gestione dei piani di sostenibilità. L’azienda sta sperimentando come queste tecnologie possano ottimizzare i processi e fornire strumenti avanzati per realizzare le visioni dei clienti.

Sebbene l’AI non possa creare piani autonomamente, può aiutare a pensare in modo più strategico e a migliorare continuamente il supporto offerto. Richard conclude infatti dicendo

L’AI non può creare una cosa per te, ma può aiutarti a pensare meglio, e per questo stiamo facendo sperimentazioni in quell’ambito in quell’ambito.

Questo è il focus immediato e a lungo termine di 51toCarbonZero, che mira a evolvere il sistema per migliorare l’efficacia delle proprie soluzioni.

Le storie di 51toCarbonZero e di Richard sono esempi di come l’innovazione tecnologica possa trasformare il modo in cui le aziende affrontano la sostenibilità.

Guardando al futuro, l’integrazione delle tecnologie di intelligenza artificiale promette di portare ulteriori miglioramenti nella gestione dei dati e nell’implementazione delle strategie di successo. L’AI non sostituirà l’ingegno umano, ma potenzierà le capacità delle aziende, aiutandole a pensare in modo più strategico e a migliorare continuamente.

Grazie alla passione e alla dedizione di persone come Richard Davis, il cammino verso un futuro Net Zero non solo diventa possibile, ma si trasforma in una straordinaria opportunità per consegnare alle nuove generazioni un mondo migliore e risultati tangibili.

Insieme, possiamo fare la differenza!

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