Attualmente viviamo in una società multisettoriale in cui esistono sono settori molto grandi che tutti possono conoscere e conoscere bene, mentre ce ne sono altri che sono molto più di nicchia e, proprio come un microcosmo, richiedono una conoscenza specifica per essere compresi. La finanza è sicuramente uno di questi. Un mondo che, sebbene influenzi la maggior parte di ciò che facciamo ogni giorno, attrae pochi e parla a molti meno.
In questo articolo vogliamo aggiornarti su una nuova tendenza sulla sostenibilità che ha una stretta relazione con il settore finanziario. Questa è un’unione che incontra il potere economico con l’impegno di salvare il nostro pianeta.
Indice
Cos’è la Finanza Sostenibile?
Oggi parleremo di finanza sostenibile, o in altre parole, di come investire i tuoi soldi in progetti etici e sostenibili e cambiare a poco a poco il panorama economico per farlo convergere in un percorso più “verde” e consapevole nei confronti delle persone e dell’ambiente. Ma anche di come fare dei tuoi risparmi il motore di un cambiamento positivo per dare forma a un futuro più verde.
Per fare questo dobbiamo prima fare un piccolo salto indietro e chiederci innanzitutto cosa fa la Finanza. La funzione del settore finanziario è, infatti, quella di trasferire capitali dalle unità di risparmio a quelle che invece hanno bisogno di denaro da investire o da consumare più del loro reddito disponibile, come le Pubbliche Amministrazioni o le aziende. Questi trasferimenti, però, vengono effettuati dai risparmiatori individuali o dai risparmiatori istituzionali, ed è a questo argomento che ci rivolgiamo ora.

Con Finanza Sostenibile ci riferiamo infatti al rinnovamento delle modalità di allocazione del capitale attraverso il finanziamento di progetti sostenibili che non solo giovano alla società ma soprattutto all’ambiente. Come tenere d’occhio lo sviluppo della sostenibilità anche nell’investire i nostri soldi con le aziende presenti in borsa.
Ecco da dove nasce anche l’intervento di Pierluigi Sassi di Earth Day Italia, quando parla di investire in start-up di giovani, già votati a una visione sostenibile del proprio lavoro. Ma come possiamo capire se le aziende, i brand o le persone in cui investiamo sono realmente interessati alla sostenibilità e non stiamo facendo un mero greenwashing?

Conosciamo i Fattori ESG
Per fortuna il settore della Finanza non lascia mai niente al caso né all’istinto dei propri investitori. Ogni azienda è passata sotto una lente di ingrandimento, venendo sezionata secondo diversi criteri e valutata in base ai propri punti di forza. Tra di essi spiccano anche i Fattori ESG, punti chiave indicativi della sostenibilità alle aziende. Quando i valori di un brand sono molto alti significa che l’impresa in questione è coerente con i principi del Global Compact dell’ONU, con i punti dell’Agenda 2030 e con l’Accordo di Parigi pensato per contrastare il cambiamento climatico.
Fortunatamente in questo caso, il settore della finanza non si affida alla fortuna o all’istinto dei suoi azionisti. Ogni singola azienda viene esaminata dettagliatamente attraverso vari parametri e valutata in base ai suoi meriti. In questo modo, vengono alla luce i fattori ESG, punti fondamentali che simboleggiano la sostenibilità per le aziende. Quando i punteggi di un brand sui valori sono molto alti, ciò riflette il fatto che l’azienda è in linea con il principio del Global Compact delle Nazioni Unite e con i punti dell’Agenda 2030 e l’Accordo di Parigi sulle misure per combattere il cambiamento climatico.
Come ci si può aspettare, ESG è un acronimo e riflette i tre macro-punti di interesse all’interno del tema della sostenibilità: dall’inglese “Environmental“, “Social” e “Governance“. Diamo un’occhiata in dettaglio insieme.

E di Environmental
La “E” rappresenta i temi ambientali. Un punteggio in questo senso considera il livello di rispetto che le politiche aziendali considerano riguardo i parametri relativi al cambiamento climatico e le iniziative intraprese per la conversione moderna della produzione a una politica a zero emissioni, nonché per la salvaguardia della biodiversità. Prestando inoltre attenzione rilevante agli aspetti relativi all’economia circolare, alla deforestazione, alle energie rinnovabili e a tutte quelle iniziative mirate all’inquinamento, alle emissioni di CO2 e allo spreco di acqua e materie prime.
S di Social
La “S” di “Social” descrive questioni relative al sociale, tematiche di disuguaglianza o inclusione sul lavoro, l’intero ambito dei diritti umani con l’attenzione alle dinamiche della propria area professionale. Intendiamo la formazione a tutti i livelli, le pari opportunità e la tutela della diversità come punto di forza.
G di Governance
La “G” di “Governance” rappresenta tutte le tematiche relative alla governance aziendale di organizzazioni pubbliche e private. Questo aspetto considera tutte le best practice che un’azienda include nei suoi processi decisionali, sia sociali che ambientali. Ad esempio, consideriamo l’aderenza a questioni legali ed etiche, la composizione di un consiglio di amministrazione e la retribuzione del team rispetto al lavoro.
Questi tre fattori sono, ciascuno a modo suo, indice di un eccellente equilibrio nella valutazione dei punti chiave che si considerano per determinare la sostenibilità di un’azienda, e giocano un ruolo fondamentale nella presentazione del profilo aziendale agli investitori affinché prendano decisioni consapevoli su in che misura e in che modo riporre fiducia nelle iniziative di un brand.
Strategie di Investimento Sostenibile
Ora che abbiamo visto i criteri per capire se un’azienda è sostenibile o meno, scopriamo insieme i diversi tipi di investimenti esistenti. Vedremo alcune delle pratiche più utilizzate, che possono essere adottate in modo completamente autonomo o integrate con altre strategie nel rispetto degli obiettivi di mercato che ci si era prefissati prima di decidere di investire. Quelle che faranno parte di quanto discusso in questo articolo sono state delineate da EUROSIF, il Forum europeo per gli investimenti sostenibili e responsabili:
- Investimenti per esclusione
Iniziamo con il punto più chiaro e negativo di tutti: è probabile che tu possa, per le discutibili politiche etiche e non sostenibili di alcune aziende, non considerare la maggior parte delle aziende. Pertanto, escludendole dal tuo portafoglio, nemmeno un centesimo dei tuoi risparmi andrà a queste società. Di solito si tratta di aziende che effettuano esperimenti sugli animali o che trattano prodotti potenzialmente dannosi per la salute (come fumo o armi); - Investimenti Tematici
Non si discosta molto dal principio del primo punto, se non che l’effetto è molto più positivo. Al posto della semplice “ricerca sulla sostenibilità”, questa volta intraprenderai una ricerca decisamente più dettagliata e verticale, scegliendo di investire in aziende altamente specializzate nel settore ambientale, come ad esempio il settore delle energie rinnovabili; - Investimenti basati su Convenzioni Internazionali
Come nel caso di studio precedente, qui sceglieresti comunque un preciso segmento di mercato. Tuttavia, questa volta, opteresti per aziende che rispettano le convenzioni delle Nazioni Unite; - Investimenti di Integrazione delle Istanze ESG nell’Analisi Finanziaria
Che consiste nell’inclusione sistematica ed esplicita di aziende che, secondo le analisi tradizionali, sarebbero quelle più attraenti, con particolare attenzione ai fattori ESG per selezionare società che soddisfano tale criterio e che sono anche giudicate realmente sostenibili; - Investimenti “Best in Class”
Vale a dire, considerando solo aziende che ottengono i risultati migliori per quanto riguarda i fattori ESG già stabiliti e investendo solo in progetti approvati. Non costituisce una differenza molto grande con il punto precedente, ma in questo caso l’investitore seleziona la qualità solo nella sostenibilità ignorando l’analisi qualitativa; - Impact Investing
In questa strategia, le aziende ricercate sono quelle più interessate alle questioni sociali che a quelle ambientali; ovvero, scelgono di generare un impatto positivo sui diritti umani per quanto riguarda le pratiche di lavoro. - Investimenti Engagement
Noto anche come “Investimento basato sui voti e sulla partecipazione azionaria attiva”, favorisce quelle aziende in cui gli azionisti possono influenzare direttamente e cercare di cambiare il comportamento della stessa rispetto ai fattori e ai parametri ESG. Queste intenzioni possono essere espresse sia direttamente, parlando con le figure del management (soft engagement), sia con un voto diretto nelle assemblee degli azionisti (hard engagement).

Come creare un mondo più sostenibile
Se dovessimo riassumere, possiamo intravedere un piccolo spiraglio di speranza che viene trascinato aperto nella corrente finanziaria. Abbiamo visto come funziona la finanza in breve e come le questioni ambientali hanno iniziato a cambiare l’opinione pubblica e anche la tendenza a non investire capitale in aziende con politiche di dubbia etica.
Investire significa consegnare i propri risparmi ad aziende, organizzazioni e uffici pubblici che li reinvestiranno ulteriormente per il proprio profitto iniziale. Dobbiamo fare molto di più affinché si verifichi un cambiamento; cercare attentamente quelle aziende, sia storiche che appena nate, che possono rispecchiare al meglio la nostra visione del mondo che vorremmo.

Investire significa credere in qualcosa che cambierà davvero il corso delle cose. Concentratevi, quindi, su quelle start-up che hanno un impegno verso la sostenibilità o magari su quelle aziende già forti che hanno, inoltre, preso la decisione di cambiare il proprio brand e quindi cambiare la propria produzione per essere più green.
La partecipazione attiva è senza dubbio il modo migliore per far sentire la propria voce anche quando si pensa di non poter fare la differenza. Perché anche un viaggio di mille chilometri inizia sempre con un singolo, piccolo passo come dice un proverbio del Sol Levante. E quel passo potrebbe essere il nostro.
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