venerdì , 31 Gennaio 2025
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Slow Fashion: la moda che va di moda

La Slow Fashion non è solo una tendenza, ma una vera e propria rivoluzione nel mondo della moda. In un settore dominato dal Fast Fashion, la moda lenta rappresenta un’alternativa responsabile, consapevole e di qualità. Scopriamo insieme come ridurre l’impatto ambientale della moda e scegliere uno stile di vita più consapevole.

Slow Fashion: la moda che va di moda - Easy4Green
Slow Fashion: la moda che va di moda - Easy4Green

Cos’è lo Slow Fashion e perché dovremmo imparare a fare shopping responsabile

La Slow Fashion è un movimento culturale e sociale che si oppone ai meccanismi tipici del Fast Fashion, che mette al centro sostenibilità, etica e qualità. Questo movimento promuove la creazione di abiti durevoli, prodotti con materiali eco-friendly e nel rispetto dei lavoratori. L’obiettivo è promuovere abitudini d’acquisto consapevoli, riducendo l’impatto ambientale e valorizzando il lavoro che sta dietro ogni capo.

Nasce dall’esigenza di mettere un freno all’impatto dell’industria della moda, che è una delle più inquinanti al mondo, responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di gas serra e dell’utilizzo di enormi quantità di acqua per la produzione.

Scegliere lo Slow Fashion significa ripensare al nostro modo di acquistare, passando da un consumo impulsivo e usa-e-getta a uno più riflessivo e mirato. Comprare meno, ma meglio.

I benefici dello Slow Fashion

Lo Slow Fashion è un approccio che può portare a diversi benefici, sia a livello ambientale che sociale. Inoltre, anche il nostro stile personale ne gioverà!

Quali sono le differenze con il Fast Fashion?

La principale differenza, come suggerisce il nome, è nel ritmo: il Fast Fashion produce abiti in massa, puntando a creare grandi volumi di capi e seguire le mode del momento a prezzi bassissimi.

Slow Fashion vs Fast Fashion - easy4green
Crediti: Sonyachny

Questo approccio presta poca attenzione ai materiali utilizzati, all’impatto ambientale e ai diritti umani dei lavoratori.

Al contrario, lo Slow Fashion punta sulla qualità dei materiali usati e della produzione dei capi, pensati per durare a lungo, e sul rispetto della forza lavoro.

Tuttavia, molte aziende non forniscono abbastanza dati per valutare la loro sostenibilità, rendendo più difficile ai consumatori fare scelte consapevoli.

Per spingere le aziende a far chiarezza sui propri processi produttivi è stato creato il Fashion Transparency Index: una classifica che valuta centinaia di centinaia di marchi a livello globale sulla base della comunicazione relativa alla loro sostenibilità.

Rispettano i diritti dei lavoratori

I marchi di moda lenta pongono grande attenzione alle condizioni di lavoro, non solo dei propri dipendenti, ma anche dei lavoratori lungo tutta la filiera produttiva. Garantire salari equi e adeguati, ambienti di lavoro sicuri e il rispetto dei diritti umani sono una priorità importante per chi vuole prendere parte al movimento dello Slow Fashion.

Privilegiamo capi realizzati con tessuti biologici o riciclati

Capi in tessuti biologici Easy4Green - easy4green
Crediti: NatalieZera

La scelta dei materiali è fondamentale per essere sostenibili. È necessario preferire capi composti da tessuti biologici, riciclati o naturali come il cotone, la lana o la seta, biologiche o riciclate, come il poliestere riciclato. Questo permette non solo di ridurre l’inquinamento, ma anche di avere capi di maggiore qualità.

L’utilizzo di questi materiali rende il capo più durevole e soprattutto più bello agli occhi e al tatto, senza contare le performance di questi tessuti nei diversi climi. Per esempio, la lana è perfetta per l’inverno e le temperature più rigide grazie alle sue proprietà isolanti, mentre il lino è uno dei tessuti più traspiranti e freschi, il che lo rende ideale per l’estate e le temperature calde.

Prodotti vegan e cruelty-free

Molti brand Slow Fashion adottano anche un approccio cruelty-free, eliminando materiali di origine animale e optando per alternative vegan.

Ma per capire veramente se il marchio è coerente con questa filosofia è importante assicurarsi che il brand non abbia altre linee in pelle, lana o altro.

I migliori 10 brand italiani di moda lenta

I migliori 10 brand italiani di moda lenta Easy4Green - easy4green
Crediti: AtlasComposer

In Italia sono sempre più diffusi i brand di moda sostenibile, anche grazie alla sempre maggiore consapevolezza delle persone sul problema del cambiamento climatico e rispetto dell’ambiente. Ma quali sono questi marchi?

10 aziende italiane di Slow Fashion

  • ID.EIGHT: giovane marchio di sneakers nato da una campagna di crowdfunding
  • Eliot: brand di abbigliamento femminile 100% italiano
  • WAO: brand di scarpe per donne e uomini con sede a Venezia
  • Defeua: abbigliamento e accessori con sede a Genova
  • Reduce Jeans: brand che produce esclusivamente jeans da uomo e donna di Bergamo
  • Malìa Lab: brand di abbigliamento e accessori nato a Catanzaro
  • Becotton: capi realizzati con solo cotone biologico a Biella
  • Cingomma: brand di Torino che ricicla pneumatici dismessi
  • Ecodream: brand di zaini e borse con sede a Firenze
  • Rifò: abbigliamento rigenerato con scarti tessili a Prato

Cingomma

Cingomma è una realtà artigianale torinese che realizza capi di abbigliamento, accessori e complementi d’arredo riciclando pneumatici dismessi. Il settore degli pneumatici genera più di 380 mila tonnellate di rifiuti ogni anno.

Utilizzando questo materiale, Cingomma, produce cinture, portachiavi, poltrone e altre creazioni di qualità e design.

Rifò

Rifò è nato a Prato con l’obiettivo di trasformare vari tipi di rifiuti tessili in nuovi capi di abbigliamento di alta qualità.

Il nome deriva dal termine toscano che significa “rifare” e racchiude in sé i valori del brand.

Rifò ha una produzione sostenibile che valorizza a pieno l’economia circolare.

Patagonia

Pur non essendo un brand italiano, Patagonia è un punto di riferimento per la moda sostenibile in tutto il mondo.

La sua presenza in Italia è sinonimo di capi tecnici pensati per durare e per rispettare l’ambiente, con iniziative concrete come la riparazione gratuita dei capi.

Piattaforma Good on You

E se non sai da dove iniziare a cercare marchi di moda sostenibile?

Good on You ti viene in aiuto! Questa piattaforma valuta la sostenibilità di tantissimi marchi, per aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli, sostenibili ed etiche. Il team è costituito attivisti, professionisti della moda, scienziati, scrittori e sviluppatori riuniti per guidare il cambiamento.

Come creare un guardaroba sostenibile

Adesso niente panico: costruire un guardaroba sostenibile non significa buttare via tutto ciò che hai e ricominciare da zero, ma adottare una mentalità diversa. Con piccoli passi, è possibile rendere il proprio armadio più green, senza rinunciare allo stile.

5 consigli per creare il guardaroba a prova di ambiente

  • Acquista meno ma meglio: punta su capi di qualità, versatili e senza tempo;
  • Scegli materiali sostenibili: privilegia tessuti biologici, riciclati o naturali;
  • Ripara e personalizza: prova a dare una seconda vita ai tuoi vestiti rotti o fuori moda.
  • Scambia o vendi: partecipa a eventi di swap o vendi i capi che non ti piacciono più su piattaforme dedicate o donali a chi ne ha bisogno;
  • Sii consapevole: prima di acquistare, chiediti se ne hai davvero bisogno e pensa a quante volte userai davvero quel vestito.

Guardaroba Capsule

Se vuoi partire da zero, un ottimo metodo è il “capsule wardrobe”.

Questo approccio si basa sul costruire una piccola collezione di capi essenziali, che si combinano facilmente tra loro creando tantissimi outfit diversi e adatti a diverse occasioni.

Capsule wardrobe Easy4Green - easy4green
Crediti: yuliayaspe

Creare un guardaroba capsula ti aiuta a ridurre lo spreco, semplificare le scelte quotidiane e valorizzare al massimo ogni pezzo.

Riduci, riusa, ricicla

  • Riduci: compra solo ciò che ti serve davvero.
  • Riusa: dona o vendi i capi che non usi più.
  • Ricicla: trasforma vecchi tessuti in qualcosa di nuovo, come borse o accessori.

La Slow Fashion è molto più di un trend: è un modo di vivere, una scelta consapevole che abbraccia valori profondi come il rispetto per l’ambiente, la tutela dei diritti umani e l’apprezzamento per la qualità e l’artigianalità. Adottare questa filosofia non significa solo ridurre il nostro impatto ambientale, ma anche investire in capi che raccontano una storia e durano nel tempo.

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