Dal 3 luglio 2024, una nuova normativa europea rivoluziona il design delle bottiglie: i tappi di plastica non saranno più separabili dai contenitori. Questo cambiamento è parte della lotta contro l’inquinamento da plastica e mira a rendere il riciclo più efficace.
Un cambiamento che può sembrare un dettaglio, ma nasconde grandi ambizioni ambientali. Vediamo insieme perché è stato introdotto, quali vantaggi offre e come cambierà le nostre abitudini.
Indice
Cosa prevede la nuova normativa UE?
La direttiva SUP (Single Use Plastics), al centro delle strategie europee per la riduzione dei rifiuti in plastica, stabilisce che i tappi delle bottiglie fino a 3 litri restino attaccati ai contenitori. Questo obbligo si applica a prodotti come acqua, bibite e succhi di frutta e mira a evitare che i tappi di plastica si disperdano nell’ambiente.
Inoltre, la normativa impone ai produttori di utilizzare una quota minima di plastica riciclata (30% entro il 2030) nella fabbricazione dei contenitori, contribuendo a chiudere il ciclo della plastica e a ridurre la dipendenza da materie prime vergini.
Quali sono le motivazioni alla base di questa normativa?
Ridurre il volume degli imballaggi di plastica
Ogni anno, milioni di tappi di plastica finiscono dispersi nell’ambiente. Secondo uno studio di Ocean Conservancy, i tappi sono tra i rifiuti più frequenti sulle spiagge di tutto il mondo. I tappi attaccati alle bottiglie impediscono che questi piccoli, ma dannosi, oggetti si separino dal loro contenitore, riducendo così il volume dei rifiuti dispersi.
Inoltre integrare la plastica riciclata nella produzione permette di diminuire il volume di imballaggi di plastica nell’ambiente.
Ottenere vantaggi e benefici ambientali importanti
Con questa riforma, si punta ad incentivare un riciclo più completo, evitando che tappi e bottiglie vengano raccolti separatamente e smaltiti in modo inefficiente. Secondo l’analisi della Commissione Europea, il semplice gesto di non separare tappo e bottiglia potrebbe evitare l’immissione di migliaia di tonnellate di plastica negli oceani entro il 2030.
Facciamo chiarezza: come aprire correttamente le bottiglie con i tappi che non si staccano
Una delle preoccupazioni più comuni è legata alla praticità: come aprire e chiudere le bottiglie con i nuovi tappi?
La risposta è semplice: i tappi restano collegati alla bottiglia tramite un giunto flessibile che ne consente l’apertura e la chiusura.
Il consiglio: non è necessario forzarli a staccarsi; seguire il movimento naturale del design faciliterà l’uso.
L’impatto sulle aziende del settore
L’adeguamento alla normativa ha comportato per le aziende significativi investimenti in ricerca e sviluppo. Brand globali come Coca-Cola, Nestlé e San Benedetto si sono mossi in anticipo, introducendo i tappi non separabili già dal 2022 in mercati pilota.
Ad esempio, Coca-Cola ha lanciato i suoi Tethered Caps, tappi attaccati alla bottiglia, in diversi Paesi, anticipando i requisiti normativi e ponendosi come esempio di innovazione sostenibile nel settore.
Le difficoltà ad adeguarsi velocemente e le ripercussioni sui processi produttivi
La transizione non è stata semplice per tutte le aziende. L’adattamento dei macchinari e la riprogettazione dei prodotti hanno comportato costi elevati, rappresentando una sfida particolarmente impegnativa per i piccoli produttori. Per questi motivi, alcune hanno dovuto chiedere proroghe o sostegni economici per adeguarsi il più rapidamente possibile alla direttiva SUP.
Tuttavia, l’investimento è visto come un passo necessario per garantire la sostenibilità a lungo termine.
L’uso di plastica riciclata nella produzione di bottiglie monouso
Oltre all’obbligo di utilizzare tappi attaccati alle bottiglie, la direttiva SUP introduce anche un’importante novità riguardo al materiale impiegato: una quota crescente di plastica riciclata, pari al 30% entro il 2030, dovrà essere utilizzata nella produzione di bottiglie, segnando un significativo passo avanti verso un’economia circolare.
L’utilizzo di plastica riciclata nei processi produttivi non solo diminuisce l’impatto ambientale, ma stimola l’innovazione industriale, spingendo le aziende a investire in tecnologie più avanzate per garantire la qualità e la sicurezza dei materiali riutilizzati.
Dati e Esempi
Secondo i dati della Commissione Europea, con il nuovo design dei tappi si stima una riduzione del 30% dei rifiuti plastici marini entro il 2030; un risultato che potrebbe migliorare ulteriormente con l’uso di plastica 100% riciclata.
Oltre ai brand già citati, come Coca-Cola e Nestlé, spicca Tetra Pak, leader globale nel settore degli imballaggi, per il suo impegno concreto nell’innovazione sostenibile.
L’azienda, ha sviluppato soluzioni compatibili con la nuova normativa europea grazie a un investimento costante in ricerca e sviluppo, pari a circa il 4% del suo fatturato annuo.
Tra i suoi successi, spicca la progettazione di imballaggi sostenibili che combinano materiali rinnovabili e riciclati, oltre all’introduzione di tappi non separabili nei contenitori, una misura che non solo soddisfa i requisiti delle direttive europee, ma contribuisce significativamente alla riduzione dei rifiuti plastici dispersi nell’ambiente.
Continueremo a raccogliere i tappi di plastica per beneficenza?
Con l’introduzione di questa direttiva in molti si chiedono se sarà ancora possibile partecipare alla raccolta dei tappi da donare in beneficenza, iniziativa conosciuta e molto popolare.
La risposta è sì: i tappi di plastica possono ancora essere donati agli enti benefici, continuando a sostenere cause importanti.
Dove vanno portati?
Non tutti i tappi, per legge, devono essere collegati alle bottiglie. Per i contenitori non soggetti alla nuova normativa, come quelli di detersivi liquidi, taniche d’acqua da più di 3L o bottiglie in vetro con tappi di plastica, è ancora possibile donare i tappi in beneficenza.
Questi possono essere consegnati presso i punti di raccolta aderenti all’iniziativa, promossa da diverse realtà: cittadini, amministrazioni locali, aziende di raccolta, associazioni, scuole, negozi e altri enti.
Quali progetti si possono finanziare?
I progetti finanziabili grazie alla raccolta dei tappi sono molteplici, ad esempio:
- Acquisto di attrezzature mediche come carrozzine, letti ospedalieri e dispositivi per persone con disabilità.
- Supporto a famiglie in difficoltà economica per spese scolastiche o mediche.
- Iniziative educative come corsi di sensibilizzazione ambientale per scuole e comunità.
- Sostegno ad associazioni benefiche.
I tappi di plastica vengono raccolti generalmente per poi essere venduti; per questo motivo sono veramente tantissimi i progetti e le associazioni che possono trarre beneficio dalla raccolta dei tappi.
La più imponente raccolta di tappi di plastica al mondo viene realizzata da un’associazione francese che porta avanti iniziative benefiche per orfani e persone con disabilità, questa associazione si chiama Bouchons d’Amour (Tappi d’Amore) e ha oltre 95 punti di raccolta in tutta la Francia.
Quanto vengono pagati i tappi in plastica?
La raccolta dei tappi in plastica non rappresenta solo un gesto a favore della sostenibilità e della riduzione dell’inquinamento, ma ha anche un valore economico concreto.
Una tonnellata di tappi in plastica ha un valore compreso tra i 150 e i 200 euro, alimentando un mercato globale in continua crescita. Numerose realtà acquistano questi tappi, sia per il loro corretto smaltimento sia per il riutilizzo del materiale, trasformandoli in nuove risorse e contribuendo così all’economia circolare.
La nuova normativa sui tappi di plastica rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile, anche se richiederà un po’ di adattamento da parte di aziende e consumatori, i benefici ambientali superano gli inconvenienti iniziali. Una piccola grande rivoluzione per la salute del nostro pianeta!
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