venerdì , 18 Ottobre 2024
Home Ambiente Legno o Bambù: che differenza c’è?
Ambiente

Legno o Bambù: che differenza c’è?

Funzionalità ed estetica premiano sempre l’effetto naturale dei materiali lignei. Ma quale è il più ecologico? Conosciamo le caratteristiche del Legno e del Bambù.

eco friendly environment bamboo tube straws - easy4green

La nostra storia è costellata da innovazioni e da diversi materiali che sono stati utilizzati nelle varie ere, ma se c’è qualcosa che non ha mai perso il proprio fascino, quello è il materiale ligneo. Ora più che mai, cavalcando l’onda delle tematiche legate alla sostenibilità, si sta riducendo sempre più l’utilizzo di materie prime derivanti da processi chimici e inquinanti, preferendo il “buon vecchio legno”, o il “nuovo” bambù.

Possiamo continuare ad utilizzare il legno, quando abbiamo a che fare anche con il bambù?

Negli ultimi anni questo nuovo materiale ha subito un incremento delle applicazioni nei settori più disparati, diventando uno dei protagonisti della sostenibilità, grazie anche alla sua riconoscibile estetica a listelli.

Le Caratteristiche Principali del Legno e del Bambù

Naturale è meglio.

Ma legno e bambù non sono la stessa cosa. Anche nella semplice categorizzazione botanica risultano essere di due famiglie molto differenti.

Il Legno è il più antico materiale di costruzione mai utilizzato dall’uomo. Ed è stato anche il più adoperato fino agli inizi del XIX secolo, quando è stato soppiantato dall’avvento del cemento armato e dell’acciaio. Una tendenza che però sta subendo un notevole dietrofront grazie anche alle tematiche legate allo sviluppo sostenibile e a nuove tecniche di progettazione.

Come materiale, il legno è leggero, resistente ed economico. Inoltre ha proprietà isolanti e trattiene l’umidità in maniera ottimale. Dulcis in fundo, è anche il materiale più scelto per l’arredo d’interni, sia come pavimentazione che mobilia, in quanto la sua estetica naturale e curata conferisce agli ambienti un’atmosfera calda e accogliente.

Dall’altro lato, abbiamo il Bambù. Dal punto di vista botanico, esso è considerato un’erba, ma lo si può definire un materiale dalle proprietà lignee che deriva dall’omonima graminacea gigante sempreverde dall’eccezionale rapidità di crescita. La sua velocità e adattabilità a crescere anche in ambienti e condizioni ostili per altre piante la rende decisamente economica: la resa di una piantagione di bambù è all’incirca 20 volte superiore a quella di un normale bosco.

Resistente e leggero ha però la particolare caratteristica di essere molto elastico e per questo è ampiamente utilizzato nell’edilizia per rendere infrastrutture ed edifici antisismici. Tutte queste caratteristiche peculiari lo rendono anche estremamente sostenibile. In grado, addirittura, di soppiantare tanti altri materiali.

Le proprietà meccaniche del bambù lo rendono estremamente versatile. Flessibilità e resistenza agli urti, repellenza a diversi liquidi e resistenza all’umidità e alle deformazioni dovute alle diverse temperature. Tutto ciò rende questo materiale perfettamente applicabile in una moltitudine di settori merceologici differenti.

Differenze Strutturali tra Legno e Bambù

Le sole caratteristiche peculiari ci dipingono due materiali completamente differenti.

Il legno, molto più presente nella nostra vita e nella nostra quotidianità, si compone di diverse parti a seconda della loro posizione all’interno del tronco.

Abbiamo la corteccia, lo strato rugoso più esterno che ha la funzione di proteggere tutto l’individuo vegetale. Procedendo quindi verso l’interno, abbiamo diversi strati. Il primo è il Libro, sottilissimo e composto da fibre lunghe e flessibili che permettono la circolazione della linfa, che viene poi seguito dal Cambio, altrettanto sottile e composto da cellule che creeranno sempre un nuovo Libro verso l’esterno e nuovo legno all’interno. Vi è poi l’Alburno che si presenta come il legno più giovane, chiaro e tenero. Al contrario del Durame, lo strato più vecchio e interno dal colore più scuro e consistenza più compatta a causa delle cellule morte in cui non scorre più linfa. Infine, nella parte più centrale dell’albero vi è il midollo costituito da tessuto spugnoso e poco resistente che si dirama all’interno del tronco permettendo alla pianta di crescere.

Inoltre, il legno si distingue anche per altre due caratteristiche: la presenza di anelli di accrescimento che determinano l’età della pianta -se ne formano due ogni anno- e che in oggetti di design prendono il nome di “venature”, e i nodi, ovvero i prolungamenti dei rami all’interno del fusto.

Il bambù ha una struttura totalmente differente. Si compone, infatti, di un Culmo, ovvero ciò che noi banalmente chiamiamo “canna”, sprovvisto di protezioni esterne, che continua a crescere.

legno | bambù
Foto di Redzen2 su Envato Elements

Contrariamente ad un normale albero, infatti, il bambù cresce in verticale, continuando a svilupparsi in altezza e non in larghezza. Il culmo, infatti, non varia le sue dimensioni perché sprovvisto dello strato di Cambio che permette la crescita di nuovo legno. Questa sostanziale differenza fa sì, però, che la pianta raggiunga la sua maturazione in una singola stagione, sviluppando foglie all’altezza dei nodi per poi perderle a fine maturazione.

Pro e Contro del Legno e del Bambù

Con il termine legno si intende nello specifico la materia di cui sono composti alberi, arbusti e radici. Ma nel linguaggio più comune lo si può utilizzare per riferirsi anche a oggetti derivanti dalla sua lavorazione, come ad esempio mobili o decorazioni. Anche il lavorato è considerabile legno, con tutti i pro e i contro che ne derivano.

Per entrambi i materiali, legno e bambù, i pro nascono dalla loro provenienza naturale. Vivendo per lo più chiusi in strutture, l’ambiente che viene a crearsi inciderà sulla nostra salute mentale e fisica. Un materiale naturale, sano e biocompatibile è sempre preferibile in quanto non rilascia nell’aria, spesso viziata, delle componenti chimiche e tossiche. Cosa che invece succede con materiali sintetici che rilasciano VOC (Composti Organici Volanti) che respiriamo continuamente. Ma oltre a ciò, quali sono i vantaggi e punti di forza specifici di questi due materiali?

Il legno, come abbiamo già visto, è isolante e si distingue per la sua bassa conducibilità termica e assorbenza dell’umidità.

Caratteristiche che si riflettono sull’ambiente interno agli edifici, migliorandone la qualità di vita e il benessere percepito.

Oltre, ovviamente, ad un consistente risparmio economico nella regolazione delle temperature e nella sostituzione di materiali più deperibili. Inoltre è un materiale sostenibile, in quanto non rilascia CO2 nell’ambiente, anzi, la assorbe! E come non parlare della sua estetica unica e ricercata?

Queste caratteristiche vengono però valorizzate maggiormente dal bambù e dalla sua capacità di crescita. Tutti i vantaggi del legno, infatti, vengono ampliati dalla possibilità e dal reperimento repentino di quest’erba che matura velocemente e prospera in ambienti poco favorevoli alla crescita di altre piante. Oltre al fatto che, una volta reciso il culmo, il bambù continua a crescere senza bisogno di essere ripiantato. Una caratteristica che può aiutarci a combattere la costante deforestazione del Pianeta!

Inoltre, il bambù presenta diversi altri vantaggi. Ad esempio, risulta un materiale più stabile e dalla qualità più costante. Dovendo essere lavorato in listelli laminati e compressi, è meno soggetto alla deformazione e, presentando meno nodi, diminuisce la possibilità di avere un calo della qualità. Questa maggior resistenza e densità si traduce anche in una maggiore resistenza al fuoco: molti prodotti in bambù, infatti, rientrano senza difficoltà nelle classi di sicurezza per l’Unione Europea.

Impatto Ambientale: è più Sostenibile il Legno o il Bambù?

Abbiamo ampiamente parlato delle caratteristiche del bambù. Ma questo materiale si può davvero definire sostenibile? La risposta è sì, e anche molto più di altri alberi.

Un materiale può essere definito ‘sostenibile’ quando il suo ciclo di vita risulta rispettoso dell’ambiente. E da questa definizione, il bambù lo è sotto ogni punto di vista. Coltivazione, crescita, lavorazione, produzione di oggetti e infine smaltimento. In tutte queste fasi possiamo affermare con certezza che l’impatto rimane sempre basso.

Diversi studi hanno inoltre registrato come una foresta di bambù, cresciuta molto più in fretta di qualsiasi altra, assorbe quattro volte più anidride carbonica, rilasciando il 35% di ossigeno in più. Un vero e proprio alleato contro l’inquinamento atmosferico! E come se non bastasse, non avendo radici, il bambù non erode il suolo in cui cresce e può svilupparsi anche in terreni più poveri o accidentati, rendendosi di fatto una materia prima di facile reperimento. Questo significa che non ha bisogno di una coltivazione intensiva, con conseguente risparmio, economico e ambientale, sull’utilizzo di pesticidi e altri agenti chimici.

Utilizzo del Legno e del Bambù

L’utilizzo del legno risale alla Preistoria. Come primo materiale utilizzato dall’uomo, le sue applicazioni sono state molteplici, adattandosi alle diverse ere e civiltà. Dai singoli oggetti alle case, passando per i mezzi di trasporto, come navi e imbarcazioni, per poi arrivare ai giorni nostri con articoli d’arredamento e di design.

Al contrario, l’utilizzo del bambù è molto più recente, ma le caratteristiche analizzate nei precedenti paragrafi ci portano a chiederci se esiste qualcosa per cui il bambù potrebbe non essere un ottimo materiale. Le applicazioni, infatti, sono infinite. Ma possono essere distinte in due macrocategorie a seconda della parte di pianta che si utilizza, differenziando tra i germogli e le canne.

legno | bambù
Foto di sommai su Envato Elements

I germogli di bambù, che magari avete già sentito nominare in qualche menù di ristoranti di cucina orientale, sono per l’appunto utilizzati nel settore alimentare. Sono ricchi di proprietà nutritive e possono essere integrati a qualsiasi tipo di ricetta. In realtà solo 200 specie di bambù, tra le oltre 1000 presenti in natura, sono edibili. Ma con esse si possono fare formaggi, prodotti panificati, contorni e persino bevande, anche alcoliche.

Con le canne, invece, si possono realizzare tutta una serie di prodotti che spaziano dall’uso comune, come spazzolini e accessori per la casa, all’uso strutturale, come pavimenti e mobili per il giardino, e infine anche realizzazioni tessili, fogli di carta e addirittura la bioplastica, di cui parleremo più avanti.

legno | bambù
Foto di sommai su Envato Elements

Arredamento – Parquet in Legno VS Parquet in Bambù

Chi di noi non ha mai sognato un pavimento in parquet? Il legno, con le sue venature e la sua naturale eleganza è da sempre considerato un top di gamma capace di conferire un’atmosfera calda e accogliente ad ogni stanza.

Ma come si differenzia un parquet di bambù? Chi lo possiede ne parla come di una sintesi perfetta tra bellezza e praticità ad un prezzo molto più contenuto. L’estetica non si discosta poi così tanto da un parquet tradizionale perché emana le stesse vibes naturali ed eleganti, dal tocco leggermente più esotico a causa del colore e della particolare forma delle listelle. Il bambù è perfetto per creare ambienti accoglienti e riposanti grazie anche alla capacità termica del materiale che risulta sempre fresco nei mesi più caldi e dal piacevole tepore nei giorni più rigidi.

Tra gli altri vantaggi che può vantare il bambù, vi è un’estrema resistenza ai graffi, essendo la canna molto più dura rispetto alle parti del legno che vengono impiegate per la costruzione dei pavimenti, e delle ottime proprietà meccaniche. Quest’erba viene infatti considerata una sorta di “acciaio naturale” che conferisce resistenza, leggerezza, elasticità e stabilità alle superfici su cui viene usato. Questo significa anche che il pavimento sarà molto più resistente anche alle macchie di sporco e liquidi, risultando di più facile cura e pulizia.

Ma non è finita qui! Come la pianta da cui cresce, il bambù utilizzato per i pavimenti risulta anche molto resistente all’umidità e antibatterico perché naturalmente non viene attaccato da tarme e muffe. Inoltre, come abbiamo già visto, anche i pavimenti risultano essere idonei agli standard europei sulla resistenza al fuoco.

Prodotti di Uso Quotidiano: cosa si può fare con il Bambù?

La risposta migliore a questa domanda è “potenzialmente tutto”. Abbiamo già visto come i suoi germogli (o cuori) siano molto apprezzati nella cucina asiatica, ma concentriamoci ora sulle altre diverse applicazioni del bambù come materiali per l’oggettistica e in altri settori produttivi.

Di base, il bambù è un materiale molto versatile capace di fornire un’alternativa a basso impatto ambientale di qualsiasi oggetto voi abbiate in mente, compresi materiali strutturali come il cemento, l’acciaio e soprattutto, come stiamo vedendo negli ultimi anni, la plastica.

Uno dei settori maggiormente coinvolti è quello edile, per la precisione parliamo di Bioedilizia, dove si sfruttano le risorse naturali come il bambù per creare strutture antisismiche sfruttando l’elasticità e la flessibilità della pianta. Tutto ciò gli è valso il titolo di “acciaio vegetale”.

La scarsa malleabilità del bambù, però, lo porta ad essere difficile -ma non impossibile- da utilizzare per la creazione di mobili ed elementi di arredo. Il particolare processo di laminatura e lavorazione lo porta però ad assumere delle peculiarità di idrorepellenza e resistenza al fuoco. Per questo motivo, più che per l’interno, la mobilia in bambù è molto richiesta e preferita per gli arredi da esterno.

Come dicevamo, però, il bambù può essere utilizzato per la creazione di qualsiasi oggetto. Strumenti musicali, spazzolini, cotton-fioc, posate e utensili da cucina, e non solo! Lavorando la cellulosa della pianta di bambù è possibile ottenere anche dei fogli di carta 100% ecosostenibili o delle fibre che possono essere utilizzate nel settore dell’abbigliamento: cappelli, borse, scarpe e cinture, ma anche sciarpe, foulard, camicie e vestiti! Tutto per vestire una persona!

legno | bambù
Foto di klenova su Envato Elements

Infine abbiamo lasciato l’applicazione più particolare. Perché dalla canna è possibile ricavare anche una pasta di bambù modellabile che costituisce a tutti gli effetti una bioplastica in grado di sostituire la materia chimica che ancora oggi infesta i nostri mari e oceani.

Perché il Bambù sta diventando più interessante del Legno?

Insomma, questo bambù sembra proprio essere il materiale trainante della transizione ecologica, non credete? E noi di Easy4green siamo contenti di avervene potuto finalmente parlare! Resistente, leggero, flessibile e soprattutto sostenibile, come piace a noi!

Il bambù piace perché è un’ottima alternativa al legno, che rimarrà sempre uno standard di eleganza impareggiabile, ma perché rischiare il disboscamento quando possiamo avvalerci di un materiale simile, se non qualitativamente migliore? Lasciamo a voi le risposte, magari discutendone insieme sui nostri social.

Ma ciò che pensiamo noi è che il bambù non sia solamente il materiale del futuro. Ma anche ciò che ci permetterà di salvare il mondo dall’inquinamento da plastica, quello ambientale e anche mettere uno stop al problema della deforestazione!

Ti è piaciuto questo articolo? Esprimi la tua opinione.

Loading spinner

Related Articles

In preparazione alla Milano Digital Week 2024

Digitalizzazione e ambiente: opportunità e sfide nascoste

Chi è Easy4green? Ve lo racconta il Founder Massimiliano Langs

Dalla comunicazione digitale agli eventi sul territorio, come Technology & Communication sta...